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Ardea, rifiuti in aumento nell’area posta sotto sequestro per… evitare l’abbandono di rifiuti (FOTO)

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Anche questa mattina Michele Di Stefano, Presidente di “RivalutiAmo Marina di Ardea-OdV“, da sempre attento alla tutela e al pieno rispetto dell’ambiente, ha effettuato l’ennesimo sopralluogo su Viale Forlì, Via delle Idrovore, Via delle Acque Basse e i rispettivi canali, ancora intasati da rifiuti speciali, materassi, frigoriferi, pneumatici, calcinacci, bidoni di vernice e altro ancora.

“Abbiamo notato che da quando il 30 settembre di quest’anno 2020 la Polizia Locale ha posto sotto sequestro penale le aree delle suddette vie, piene di rifiuti abbandonati sui cigli stradali e nei canali, nonostante le aree fossero delimitate da nastro bianco e rosso e dai cartelli debitamente sigillati dalla Polizia Giudiziaria – spiega Michele Di Stefano – i cumuli sono a dir poco raddoppiati dai soliti rifiuti speciali, ingombranti, pneumatici, frigoriferi, materassi, calcinacci, bidoni di vernice e tanto altro ancora”. 

Eravamo convinti che tale sequestro servisse almeno come deterrente, ma niente da fare – prosegue Di Stefano – Eppure le aree circoscritte da nastro bianco e rosso e cartelli con scritto: “Chiunque si immetterà nella suddetta area sottoposta a sequestro, delimitata dai presenti cartelli, debitamente sigillati dalla Polizia Giudiziaria, sarà denunciato alla competente A.G. ai sensi dell’art. 349 C.P. Il danneggiamento del presente cartello sarà punito ai sensi dell’art. 636 C.P.” Anche il canale delle acque basse (Salzare) è ridotto nello stesso modo, ma è l’unico che è stato più volte bonificato e tutte le volte i rifiuti rimossi e accantonati sul bordo strada, non sono stati mai rimossi dall’Igiene Urbana e con il maltempo sono ricaduti nel canale stesso. Ora ci chiediamo: quanto costa alla comunità questo lavoro inutile ripetuto negli anni? L’O.d.V. insiste nuovamente a ricordare all’amministrazione comunale che l’unico modo per debellare e scoprire i soli incivili ancora ignoti, sono le telecamere e l’illuminazione pubblica su tutto il Viale Forlì e tutte le zone prese di mira, altrimenti se non si prendono provvedimenti urgenti, col tempo rischieremo di essere sepolti dalla spazzatura”.

Di Stefano anticipa poi eventuali problematiche legate ai costi. “Si ricorda che dalla convenzione ventennale con Hera Luce del 03 marzo 2017, le telecamere sono a costo zero per il Comune e quindi per la comunità. Non si capisce ancora il vero motivo per cui il Comune non le abbia fatte ancora installare, da voci di corridoio sembrerebbe che non ci sia il personale della Polizia Locale preposto alla visione degli illeciti. Con la video sorveglianza e l’illuminazione pubblica il Comune, e quindi la comunità, risparmierebbe centinaia di migliaia di euro l’anno per le tante pulizie straordinarie effettuate dall’Igiene Urbana in tutto il territorio, e nel contempo nelle casse del Comune, sempre in rosso, entrerebbero centinaia di migliaia di euro l’anno attraverso le sanzioni amministrative fatte a questi ignoti incivili, che saranno poi, loro malgrado, costretti a civilizzarsi. Ovviamente le cifre sopra riportate sono state da noi stimate in modo molto indicativo, con il rendiconto del bilancio annuale si potrebbe sapere con precisione a quanto ammonta la spesa annuale per le pulizie straordinarie che il Comune potrebbe risparmiare. Andrebbero poi sommate le entrate dalle ipotetiche sanzioni amministrative fatte a questi incivili. In questo modo avremo una città pulita con meno degrado e si potrebbe cominciare a parlare di turismo e commercio. Ci vogliono fatti e non parole. Come diceva Giovanni Paolo II, «Damose da fà»”.

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