Vaccino contro il Coronavirus, ormai ci siamo: ma come funziona? L’immunologo Roberto Burioni spiega come si comporta e in cosa consiste il vaccino a mRNA, prodotto dalla casa farmaceutica Pfizer. Gli ultimi dati inerenti ai vaccini – anche se in questo caso parliamo quello sviluppato da Moderna Biotech Spain – parlano di un’efficacia al 94,5%, numeri che fanno cominciare a sperare in un punto di svolta nella lotta globale alla pandemia.
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Che cos’è l’mRNA? Come funziona questo vaccino?
L’mRNA, o RNA messaggero, è il materiale genetico che contiene le istruzioni per la sintesi di nuove proteine. Le informazioni per questa sintesi si trovano nel DNA, e un enzima sintetizza usando come stampo il DNA una molecola di RNA messaggero, detta mRNA.
Questo processo serve a costituire, riparare e mantenere le fondamentali funzioni biologiche. Ma un virus non è formato da cellule dotate di nucleo, per tanto un vaccino a mRNA contiene la ricetta per creare le proteine principali che aiutano il covid-19 a infettare l’organismo.
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La Pfizer ha dunque pensato di iniettare nelle cellule del paziente direttamente l’RNA messaggero che codifica la principale proteina del Coronavirus, la “chiave falsa” con la quale il virus entra nelle nostre cellule. I ribosomi, trovandola, credendo sia un ordine proveniente dal DNA, sintetizzano la proteina, riconosciuta dal nostro sistema immunitario come estranea e viene dunque aggredita. Questo porta alla produzione di anticorpi, detti “neutralizzanti”, che sembrano essere in grado di proteggere i pazienti.
Vantaggi e sicurezza
Uno dei vantaggi del vaccino a mRNA consiste proprio nella velocità di produzione: si è fatto in meno di dodici mesi quel che si faceva in più di dodici anni. Un altro aspetto importante è la possibilità di cambiare facilmente il vaccino nel caso dovessero insorgere mutazioni virali.
Alcuni degli svantaggi, notati fin ora, si presentano nel modo in cui il nostro corpo risponde al vaccino. Essendo la somministrazione non gradita nel nostro organismo, in molti pazienti si sono verificati effetti collaterali quali febbre, dolori muscolari, ma finora niente di grave.
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E’ il primo vaccino utilizzato nell’uomo di questo tipo, per tanto sarà necessario restare sotto controllo. Ma la fase 3, della produzione, vede oltre 20mila persone vaccinate seguite con sorveglianza capillare. Per tanto si farà presto a bilanciare i rischi del vaccino rispetto a quelli del Covid-19.
Saremo dunque in grado di scegliere nel corso del tempo il vaccino più efficace, per il momento, questo vaccino intelligente sembra essere il primo passo per la lotta alla pandemia globale.
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