22 chili di cocaina purissima, che sul mercato avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro. Questo l’ingente quantitativo di droga sequestrato ieri sul litorale romano. Il controllo del territorio è stato rafforzato dal Gruppo Carabinieri di Ostia che, oltre a porre in essere articolati servizi di prevenzione con personale in divisa e in borghese, ha potenziato anche l’attività info-investigativa nel settore del contrasto al narcotraffico. Dopo una prolungata attività d’indagine i militari del Nucleo Investigativo di Ostia hanno individuato un deposito di droga destinata al mercato degli stupefacenti del litorale romano. Il deposito è stato localizzato in un anonimo appartamento, non distante da Ostia dove, ben custoditi dentro due grandi casseforti, sono stati rinvenuti 22 chili di cocaina purissima, un revolver “Smith & Wesson” cal. 44 magnum e una pistola semiautomatica “Beretta” mod.84/F cal. .380 con relativo munizionamento. Durante l’approfondita perquisizione dell’abitazione, trasformata anche in un vero e proprio laboratorio, è stato rinvenuto il materiale occorrente per il taglio dello stupefacente e l’attrezzatura per la successiva ripartizione in dosi dello stupefacente.
Le manette sono immediatamente scattate ai polsi dell’insospettabile custode del “tesoro criminale”: un romano incensurato, M.M. 38enne, il quale aveva il compito di custodire la droga e le armi senza destare sospetti.
Si ritiene che dietro all’ingente quantitativo di droga sequestrato, che una volta tagliata avrebbe fruttato circa 3 milioni di €, ci siano i potenti della criminalità del litorale.
L’arrestato, che dovrà rispondere dei reati di detenzione ai fini di spaccio d’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, detenzione illecita di armi da sparo, munizioni e ricettazione, espletate le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le armi ritrovate, in ottimo stato di conservazione e pronte all’uso, saranno invece sottoposte agli accertamenti dei Carabinieri del RIS per verificare il loro eventuale utilizzo nei fatti di sangue avvenuti negli ultimi mesi nella Capitale e lungo il litorale.