Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ognuno di noi dovrebbe consumare tre porzioni di frutta al giorno. Questi valori sono validi anche per i bambini, ma spesso convincere i più piccoli a mangiare regolarmente la frutta (specie in queste quantità) non è affatto una missione semplice: solo il 12% dei genitori riesce a far mangiare loro le tre porzioni giornaliere consigliate dall’OMS, mentre il 42% afferma di arrivare al massimo a una porzione di frutta al giorno.
Tra i frutti più apprezzati dai bambini troviamo le banane, le mele, le fragole e le pere; in generale, i più piccoli dimostrano di preferire la frutta fresca rispetto a quella trasformata (frullati e simili). Per quanto riguarda poi la distribuzione nel corso della giornata, nel 13% dei casi la frutta viene consumata a colazione, nel 58% nei pasti principali (pranzo e cena) e nel 63% a merenda.
Bambini e frutta, i consigli dei pediatri
Ci sono alcuni consigli da seguire per invogliare i bambini a mangiare più frutta nel corso della giornata. Un segreto, ad esempio, è senza ombra di dubbio la varietà: far scoprire nuovi gusti e sapori ai bambini è importante per ogni tipo di cibo, ed è possibile alternando i vari tipi di frutta a seconda della stagione, ricorrendo magari a dei frutti meno noti, dalle forme o dai colori insoliti, che risultano quindi anche meno “noiosi”. Provare un prodotto di cui magari il bambino non conosce ancora l’esistenza può essere stimolante e utile per variarne l’alimentazione; per orientarsi può essere utile consultare la pagina sulla frutta esotica Fratelli Orsero, dove si possono trovare moltissime alternative alla frutta più “classica”. Come già detto, poi, meglio offrire loro la frutta fresca, tagliata a pezzi o da mordere, che dà un senso di sazietà maggiore rispetto a quella frullata o passata.
E se il bambino fa i capricci e continua a rifiutare la frutta? Mai scoraggiarsi: in questi casi è bene cercare di capire quali sono le motivazioni del rifiuto e proporre l’alimento nuovo in maniera creativa, magari con forme o presentazioni particolari e colorate. I pediatri affermano che sono necessari almeno dodici assaggi di un nuovo alimento prima che il bambino li apprezzi davvero, ecco perché è importante perseverare nell’incoraggiarlo a mangiare cibi sani.
Buon esempio e coinvolgimento
L’importanza del buon esempio dato dai genitori non è da sottovalutare: invece di ricorrere all’insistenza, meglio mostrare al bambino che anche i suoi punti di riferimento mangiano gli stessi alimenti vari e sani, vista la facilità con cui i più piccoli imparano per imitazione. Anche lasciare che la scelta tra diversi alimenti sani sia operata direttamente dal bambino è importante per dargli un senso di coinvolgimento, che poi si esplica ancora di più nella preparazione dei pasti. Per questo è bene creare occasioni di coinvolgimento, dato che maneggiare il cibo genera curiosità nei bambini, e questo li predispone maggiormente poi a consumarlo.