Investire, come risaputo, è una caratteristica che accomuna un numero elevato di nostri connazionali. Il popolo italiano, d’altro canto, si è sempre contraddistinto per aver assunto un atteggiamento più da formica che da cicala: non è casuale, di conseguenza, che il nostro paese, nonostante l’abnorme peso del debito pubblico, risulti solvibile agli occhi della finanza internazionale.
Grazie al risparmio privato, gli italiani vanno alla ricerca di quel guadagno che possa vedere rivalutate le somme accantonate spesso con grande sacrificio. E le modalità alle quali volgono il proprio sguardo sono storicamente due: il mattone e la finanza. Il settore immobiliare, però, negli ultimi anni è diventato decisamente meno appetibile: una tassazione sempre più asfissiante e un significativo aumento del rischio locativo hanno causato un “fuggi fuggi” dal mondo del mattone.
Criptovalute: sempre più italiani lo utilizzano come elemento di diversificazione dei propri investimenti
Gli investimenti in ambito finanziario, di conseguenza, sono diventati quelli maggiormente apprezzati dagli abitanti del Belpaese. Rispetto ad un decennio fa, però, questo settore è letteralmente cambiato: i tassi negativi imposti dalla Banca Centrale Europea, mirati a sostenere la zoppicante economia dell’area €uro, hanno causato un crollo dei rendimenti dei titoli “free-risk”, come, ad esempio, BOT e BTP.
Gli italiani, di conseguenza, hanno dovuto mutare i propri comportamenti in ambito finanziario, imparando a diversificare e ad investire in asset finanziari differenti rispetto al mondo obbligazionario. Ed Internet, in tal senso, ha costituito un grande volano per migliorare la cultura finanziaria dei nostri concittadini e portare alla loro attenzione le potenzialità di alcuni strumenti finanziari particolarmente innovativi come le criptovalute.
Esse sono delle monete virtuali che si differenziano dalle valute fisiche, come ad esempio l’Euro o il Dollaro, per la propria intangibilità: si possono acquistare solo ed esclusivamente mediante la grande rete telematica. Il successo ottenuto da questo asset nell’ultimo decennio è sotto gli occhi di tutti, dai professionisti del mondo finanziario sino ai piccoli risparmiatori, che l’hanno spesso utilizzata come un elemento di diversificazione all’interno del proprio portafoglio finanziario.
Le criptovalute, infatti, devono essere necessariamente integrate all’interno di un deposito titoli più ampio e variegato, in quanto sono esposte ad una discreta volatilità: per un investitore decisamente aggressivo, si consiglia, nonostante il profilo “strong”, di non superare il 15% dell’ammontare complessivo delle proprie risorse finanziarie. Un consiglio da seguire pedissequamente, anche se, non di rado, sia tutt’altro che semplice da traslare all’atto pratico.
Criptovalute: dove acquistarle o come saranno utilizzate nei prossimi anni
I grandi rendimenti fatti registrare dal Bitcoin, ovvero la criptovaluta più famosa ed utilizzata al mondo, possono portare qualche soggetto ad aumentare la propria esposizione a questo asset oltre alla percentuale consigliata. Il buonsenso, però, deve sempre animare qualsiasi risparmiatore, evitando di concentrare somme troppo elevate in un determinato asset.
Quando si decide di investire in criptovalute, il primo passo da compiere è la scelta del broker al quale affidarsi per effettuare operazioni di compravendita. Un’operazione da molti ritenuta superflua. Ma così non è. Anche il mondo finanziario, così come qualsiasi altro settore, può potenzialmente esporre il risparmiatore ad operazioni truffaldine o ad operatori poco seri ed affidabili.
Questa lista relativa ai migliori broker per comprare criptovalute, ad esempio, è di grande supporto a tutti quei soggetti che, per la prima volta, approcciano al mondo delle valute digitali: in essa sono indicati solo operatori professionali che hanno ricevuto tutte le autorizzazioni degli organi finanziari nazionali e operano nel pieno rispetto della normativa vigente.
Il futuro delle criptovalute, però, non sarà solo ed esclusivamente finanziario. Già oggi, infatti, è possibile acquistare alcuni beni utilizzando le monete virtuali, come accade negli e-store di Microsoft o di Dell, solo per citare i due più famosi. Pagare in Bitcoin, piuttosto che in Ethereum o in qualsiasi altra criptovaluta, diventerà sempre più frequente. Con buona pace di quei soggetti che, ancora oggi, sostengono che queste monete siano solo un fenomeno transitorio.