L’hanno uccisa brutalmente e poi, non contenti, l’hanno impiccata a un albero, forse per poterla fotografare come fosse un trofeo da esibire. Eppure lei, anzi lui – Alfred – non dava fastidio a nessuno. Non rubava il cibo, non uccideva galline o altri animali, perché trovava da mangiare da quello che ormai riconosceva da qualche anno come il suo punto di riferimento umano, un pensionato di Santa Marinella che non gli faceva mai mancare le scorte di quelli che aveva capito fossero i suoi cibi preferiti.
E’ successo ieri, proprio nel terreno privato dell’uomo. A raccontare quanto accaduto la figlia Gigliola, sconvolta. “La piccola volpe era amatissima da tutti noi e in particolare da mio padre. Tutto è iniziato grazie all’immenso amore che mio padre ha per gli animali: li ama tutti indistintamente. Ha 6 asinelli, una miriade di gatti e poi uccelli, a cui non fa mancare mai acqua e cibo… poi un giorno arriva il volpacchiotto guardingo, che inizia a mangiare con i gatti. E’ stato amore a prima vista e da quel giorno, tutte le sere i 10 gatti e Alfred aspettavano papà in fila, salendo sulla macchina appena entrava nel cancello e rimanendo intorno a lui mentre innaffiava le piante o faceva le parole crociate…. era uno spettacolo e una grande compagnia per mio papà. Adorava il cruscotto caldo della macchina e vi si acciambellava sopra aspettando che papà finisse le parole crociate e poi iniziava a seguirlo per i filari di alberi e viti saltellando dietro i grilli e aspettando l’ora della pappa. Salsicce e porchetta erano le sue leccornie preferite… ai gatti i croccantini, a lui un trattamento speciale”.
Gigliola spiega che suo padre, proprio per i problemi di salute, è stato mandato in isolamento a Santa Marinella. “A causa dei suoi problemi respiratori è fragilissimo ed è un ‘cliente perfetto’ per il Covid e l’isolamento molto restrittivo a cui lo abbiamo costretto spedendolo in campagna ovviamente era molto pesante. L’unica compagnia sono gli animali e quella volpe per lui era una gioia. Ogni giorno era veramente uno spasso, con quell’animaletto sempre tra i piedi. Avevamo il terrore che con l’apertura della caccia qualche cacciatore frustrato potesse prendersela con Alfred, ma eravamo fiduciosi nel fatto che con le persone, eccetto papà, fosse molto guardingo… invece quell’essere lo ha ucciso nel nostro terreno, dove ormai anche Alfred viveva e si sentiva amato e protetto e lo ha appeso ad un albero magari per farsi una foto e mostrarla a qualche demente come lui”. Cosa prova in questo momento? “Io non odio, ma ho veramente tanta rabbia in corpo. Papà ha tirato giù il corpo di Alfred con le lacrime agli occhi e lo ha seppellito con un ultima carezza. In realtà era la prima, perché mai avevamo voluto toccarlo per non farlo abituare troppo all’uomo.
Per scelta non pubblichiamo la foto della volpe morta, ma solo quelle che ritraggono viva e felice nel terreno del pensionato. La notizia ha suscitato sdegno e commozione tra gli abitanti della zona, ma ovviamente non si sa chi possa aver compiuto il gesto tanto vigliacco e ignobile quanto inutile. La domanda infatti è: perché tanta cattiveria nei confronti di questa povera bestiola?