Il Premier Conte nella notte ha firmato il nuovo Dpcm con ulteriori misure stringenti per arginare la diffusione del virus, visto l’aumento esponenziale dei nuovi casi in Italia nelle ultime settimane. Il testo definitivo è stato pubblicato da poco in Gazzetta, ma per il momento non c’è nessuna ufficialità sulla conferenza stampa che Conte dovrà tenere per illustrare agli italiani le nuove disposizioni in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre.
Ecco il testo definitivo del nuovo Dpcm
Diversi scenari regionali: le misure restrittive per le ‘zone rosse’
Come ha anticipato lo stesso Premier durante i suoi interventi di lunedì scorso – prima alla Camera e poi al Senato – non ci saranno misure generalizzate (se non alcune per tutto il territorio nazionale), ma localizzate in base al rischio per ciascuna area individuata, con focus particolare sulle Regioni.
“Siamo costretti a intervenire in un’ottica di prudenza per attuare ulteriori misure. Strategia che va necessariamente rimodulata in base alle differenti criticità individuate nei territori. Sulla base di criteri scientifici sarà necessario introdurre un regime differenziato basato su diversi scenari regionali. Il prossimo Dpcm individuerà tre aree ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure restrittive con ordinanza del Ministro della Salute. Introdurremo ulteriori disposizioni restrittive graduandole di intensità e severità in proporzione al coefficiente di rischio” – ha dichiarato Conte.
Aree rosse: ecco tutte le misure
Per tutte quelle aree che verranno definite ‘rosse’ con un’ordinanza del Ministero della Salute ci saranno ulteriori restrizioni. E si deciderà poi valutando l’andamento della curva quando e come allentare queste disposizioni.
- Limite agli spostamenti: sarà vietato entrare e uscire dai territori con un livello di rischio alto. Questo si potrà fare solo se gli spostamenti sono motivati da comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità.
- Limiti spostamenti dal Comune di Residenza: è vietato lo spostamento in un comune diverso da quello di residenza se non per comprovate esigenze.
- Sospese le attività dei servizi di ristorazione (bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie) ad esclusione di mense e catering continuativo su base contrattuale. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio e fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto.
- Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che si trovano nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
- Chiudono i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Sospese anche le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di beni di prima necessità.
- Consentita l’attività motoria in prossimità della propria abitazione. Attività sportiva all’aperto e in forma individuale.
- Lezioni scolastiche in presenza per nidi, elementari e classi di prima media. Tutte le altre scuole dovranno essere in didattica a distanza.
- Più smartworking per limitare la presenza del personale nei luoghi di lavoro.
Aree Arancioni: ecco le misure
Per le aree arancioni, definite in base al coefficiente di rischio, saranno vietati gli spostamenti fra regioni e comuni (se non per comprovate esigenze lavorative, di necessità e per motivi di salute) e verrà sospesa la ristorazione ad eccezione di mense e catering. Consentito il servizio a domicilio e la ristorazione d’asporto fino alle 22.
Nuovo Dpcm: ecco tutte le misure a livello nazionale
Oltre ai tre scenari con differenti modi di agire per arginare la diffusione del virus, su tutto il territorio nazionale dal 5 novembre al 3 dicembre si dovranno rispettare le seguenti misure:
- Obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
- ‘Coprifuoco alle 22‘: Dalle 22:00 alle 5:00 sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, necessità e per motivi di salute. “E’ fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
- Restano chiusi palestre, piscine, cinema e teatri.
- Chiusura piazze a rischio assembramento: Per tutte quelle piazze o strade dove si possono creare assembramenti può essere disposta per tutta la giornata o per fasce orarie la chiusura al pubblico, consentendo però la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali o alle abitazioni.
- Servizi di ristorazione. Bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie saranno aperti dalle ore 5:00 alle ore 18:00. Massimo 4 persone per tavolo, salvo che siano conviventi. Consentita la ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive per i clienti. Sì alla consegna a domicilio e fino alle 22:00 consentita la ristorazione con asporto.
- Scuole. Per le scuole superiori di secondo grado didattica a distanza al 100%. Per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia tutto continuerà a svolgersi in presenza. Obbligatoria la mascherina ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 6 anni e per soggetti con patologie.
- Sospesi i concorsi. Sospese le prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. Ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario e dei casi in cui la valutazione dei candidati sia in modalità telematica.
- Smart working: Più smartworking nelle pubbliche amministrazioni. Raccomandato lavoro agile anche nei privati.
- Trasporto pubblico: Consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50% sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato.
- Chiusura centri commerciali, musei, corner scommesse e video giochi. Nel weekend giù le saracinesche per i centri commerciali ad eccezione delle attività essenziali come farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi ed edicole che si trovano all’interno. Chiudono anche i musei. Sospese tutte le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo.
- “Le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”.