Estorsione: è questa l’accusa con cui è stata arrestata dalla Polizia di Stato una ragazza; stessa accusa per la quale è stato denunciato a piede libero anche suo nonno. L’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio in zona Portuense: una ragazza, armata di skateboard, stava distruggendo la vetrina di un negozio; all’arrivo delle pattuglie della Sezioni Volanti, del XII° distretto Monteverde e del commissariato Trastevere, la ragazza si è fermata e, dopo alcuni attimi di tensione, gli agenti hanno riportato la calma e hanno iniziato a raccogliere alcuni elementi per ricostruire quanto accaduto.
La ricostruzione dell’accaduto
Stando alle prime dichiarazioni, M.V.Z., queste le iniziali della 23enne, prima di accanirsi sulla vetrina, era entrata nel negozio ed aveva buttato a terra un computer inveendo contro un dipendente del negozio che, a suo dire, le doveva dei soldi. La vittima ha riferito di aver avuto in passato una relazione con M.V.Z. al termine della quale aveva continuato ad aiutarla economicamente. Questo aiuto sarebbe poi di fatto diventato un obbligo e proprio il mancato versamento sarebbe stato il motivo dell’aggressione. Il ragazzo, in sede di denuncia, ha mostrato anche alcuni messaggi minacciosi ricevuti dall’ex.
Il nonno complice nell’estorsione
Alla presenza degli agenti, il nonno della giovane si è avvicinato all’ex fidanzato della nipote e lo ha minacciato, promettendogli che non sarebbe finita lì, intimandogli poi di versargli 30 mila euro. Alla fine della giornata M.V.Z è stata arrestata e messa a disposizione della Magistratura mentre il nonno è stato denunciato a piede libero.