Una rete di spaccio ben ramificata, con la centrale radicata in un bar di Nettuno, individuato dagli inquirenti come base logistica per concordare gli incontri con i clienti. La droga, cocaina di ottima qualità, veniva venduta sia “al dettaglio” che all’ingrosso, con destinazione non solo Anzio, Nettuno e Roma, ma anche la più lontana Puglia. Nei giorni scorsi la Procura di Roma ha emesso un avviso di garanzia nei confronti di 33 persone legate al clan Gallace.
Un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di cocaina soprattutto nella zona tra Anzio, Nettuno, Roma, al cui vertice si trovano nomi “pesanti”, che avevano il compito di individuare i canali di approvvigionamento della droga. Un’organizzazione certosina, che aveva dato origine a un mercato florido e redditizio. Il Pubblico Ministero Edoardo De Santis ha chiuso l’inchiesta, con contestuale avviso di garanzia nei confronti dei 33 indagati. Adesso il magistrato, dopo aver ascoltato le difese degli indagati, dovrà decidere se procedere con i rinvii a giudizio.