Il consiglio comunale di Pomezia, a guida Movimento 5 Stelle, ha approvato ieri, martedì 27 ottobre 2020, la delibera inerente il piano integrato della “ex Tacconi”. Con il voto odierno la maggioranza cinque stelle dell’assise comunale pometina ha annullato la precedente delibera comunale, votata nel novembre 2016, con la quale si era proceduto all’annullamento del tanto contestato piano urbanistico, votato nel 2009 dalla ex giunta dell’ex sindaco De Fusco e proposto dalla Petromarine Italia, società attualmente commissariata e riconducibile al patron dei rifiuti Manlio Cerroni.
“Cancellati in un colpo solo sette anni di battaglie contro lo scellerato piano integrato, ci si chiede ora quali saranno le conseguenze per il territorio e per i vicini quartieri della Macchiozza, dei Sedici Pini e dei Colli di Enea – dichiarano dall’Associazione Latium Vetus – Con il voto odierno, infatti, il gruppo M5S di Pomezia ha grossomodo confermato la realizzazione delle cubature del progetto originario, ovvero 140.000 mc di cemento, che verranno tutte rilocalizzate intorno alla ex fabbrica “Tacconi”, nei pressi di una delle più belle aree verdi di Pomezia, quale è la zona della bonifica costiera di Torvajanica. La variante approvata comporterà un notevole consumo di suolo oggi inedificato e agricolo a pochissimi metri dal geosito dei laghetti della “ex Cava Tacconi” e l’installazione – con la realizzazione di housing sociale – di circa 1500 nuovi abitanti”.
“Ci si chiede – proseguono dall’Associazione – quali soggetti decideranno di installarsi in un’area di campagna vergine come quella intorno alla ex fabbrica Tacconi, priva di negozi e lontana tanto dal perimetro urbano di Pomezia quanto dalla costa di Torvajanica? Quali saranno le conseguenze per la viabilità locale – in particolare per la via del Mare – nei pressi dei quartieri la Macchiozza, Sedici Pini e Colli di Enea? Ce la farà la viabilità a reggere il nuovo carico a cui sarà sottoposta o andrà definitivamente al collasso? Ha lasciato increduli l’intervento pronunciato dal Sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, durante l’assise cittadina, il quale ha usato toni trionfalistici parlando di “recupero edilizio ‘praticamente senza’ (!) consumo di suolo che può ripristinare anzi donare alla Città di Pomezia la piena fruibilità di quel geosito che sono i laghetti della ex cava Tacconi”. Al contrario, questa operazione urbanistica sarà foriera di conseguenze nefaste per la qualità della vita dei cittadini? L’ex fabbrica Tacconi sarà sostituita con un nuovo scempio edilizio nel bel mezzo di una delle aree verdi più importanti di Pomezia con pesanti ricadute tanto sulla viabilità locale quanto sul valore immobiliare delle case intorno al quartiere della Macchiozza, Colli di Enea?”. Domande che i cittadini di Pomezia avrebbero preferito non dover mai porre.