Laura Prati è deceduta dopo che, il 2 luglio, era stata ferita a colpi di pistola insieme al suo vice Costantino Iametti da Giuseppe Pegoraro, un ex agente della polizia locale sospeso dal servizio. Nei giorni precedenti alla morte era stata colpita da un aneurisma al termine di un intervento chirurgico all’ospedale di Circolo di Varese, e dal 21 luglio le sue condizioni si erano fatte disperate, fino alla morte cerebrale. I parenti, esaudendo le sue ultime volontà, hanno dato il consenso per donare gli organi della ‘sindaca’, come amava farsi chiamare. Prima donna alla guida del Comune di Cardano al Campo, eletta con il Pd, Laura Prati è stata colpita da Pegoraro, che voleva vendicarsi per essere stato sospeso dal servizio dopo una condanna per truffa e peculato. L’uomo era entrato nell’ufficio del Primo Cittadino e aveva sparato diversi colpi di pistola contro il sindaco ed il suo vice. Poi era fuggito in auto, gettando un ordigno incendiario artigianale nella sede dello Spi-Cgil in paese. Aveva sparato anche contro l’auto degli agenti di polizia che lo avevano inseguivano, senza ferire altre persone, ed era stato arrestato poco dopo l’episodio. Ora Pegoraro verrà indagato anche per omicidio volontario dal pm Nadia Calcaterra.
OMICIDIO LAURA PRATI, ANCHE POMEZIA CON LE BANDIERE A LUTTO
Pubblicato il
di