Associazione Latium Vetus ha provveduto a depositare lunedì 5 ottobre scorso presso la Procura della Repubblica di Velletri una denuncia redatta dai legali dell’Associazione, con la quale si chiede agli organi inquirenti l’avvio di indagini avverso numerose ipotesi di reato inerenti i lavori edili portati avanti in questi anni sulle sedi viarie del Borgo medievale di Pratica di Mare.
Falso ideologico, mancato ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica semplificata e violenza privata, queste le ipotesi di reato segnalate da Associazione Latium Vetus. I fatti portati all’attenzione dei magistrati di Velletri da Latium Vetus hanno ad oggetto i lavori edili che in questi quattro anni hanno comportato la chiusura delle sedi viarie di Pratica di Mare, unitamente all’apposizione, il 6 agosto scorso del famigerato “secondo cancello”, ritenuto abusivo anche dal Comune di Pomezia.
Oltre all’avvio delle indagini, Associazione Latium Vetus ha chiesto alla magistratura di perseguire i responsabili di quei reati che dovessero essere eventualmente ravvisati. Associazione Latium Vetus è, quindi, sempre più determinata non solo a ripristinare la fruizione delle aree viarie di Pratica di Mare, riconosciute di natura pubblica anche dal Catasto con la famosa nota emessa lo scorso 18 ottobre 2019, ma anche affinché si proceda penalmente nei confronti di tutti quei soggetti che dovessero essere riconosciuti passibili di eventuali addebiti per quanto avvenuto in tutti questi anni.
