Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Civitavecchia hanno identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria 4 giovani, tutti di nazionalità italiana, che nella notte di giovedì 17 settembre, hanno aggredito un loro coetaneo con calci, pugni e colpi di bottiglie.
I fatti
L’aggressione sarebbe avvenuta attorno alle 3 di notte, al termine di una serata trascorsa a bere in compagnia tra i locali del centro cittadino. Rintracciarti, per i 4 giovani, tutti tra i 20 ed i 28 anni è scattata la denuncia per lesioni in concorso aggravate dall’uso di oggetti contundenti.
Dalla ricostruzione della vicenda e dalle indagini ancora in corso è emerso che, durante la conversazione, tra la vittima ed uno degli aggressori è nato un diverbio per futili motivi e, improvvisamente, il giovane colpiva al viso con uno schiaffo il 21enne.
Nonostante il giovane non avesse reagito allo schiaffo, anche gli altri componenti del gruppo hanno iniziato a colpirlo, prima con calci e pugni, poi con le bottiglie di birra che tenevano ancora in mano, fino a farlo cadere a terra. Il giovane, senza chiamare i soccorsi, si rialzava e si avviava barcollante verso la stazione ferroviaria dove veniva notato da una volante del commissariato, in servizio di controllo del territorio, che si fermava per prestargli soccorso.
Notate le escoriazioni sul corpo ed i vestiti sporchi di sangue, i poliziotti gli chiedevano cosa fosse successo.
Il 21enne, molto reticente, riferiva di essere stato aggredito, mentre si trovava su viale Garibaldi, con calci pugni e bottigliate, da un gruppo di ragazzi, alcuni di sua conoscenza ma di cui non aveva alcuna intenzione di fornire le generalità. Il ragazzo dichiarava inoltre ai poliziotti di non voler sporgere denuncia e di non aver bisogno di cure mediche.
Subito dopo, gli agenti della volante, identificavano dei ragazzi, che si trovavano su Viale Garibaldi, divisi in gruppetti, e notavano che alcuni di loro portavano addosso segni riconducibili ad una colluttazione, quali una maglietta strappata o escoriazioni sugli arti che giustificavano con scuse plausibili quali la caduta accidentale o segni pregressi.
La mattina successiva, gli investigatori, dopo aver risentito la vittima che confermava di non voler presentare denuncia, e di non aver bisogno di sottoporsi a cure mediche, nonostante ancora dolorante, hanno effettuato, anche grazie al sopralluogo della Polizia Scientifica, un’esatta ricostruzione dell’aggressione, risalendo all’identità dei 4 ragazzi che hanno partecipato all’aggressione.