Macchine di lusso, vestiti firmati, orologi costosi. E’ questo quello che i fratelli Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia – i giovani accusati di omicidio volontario per la morte di Willy Monteiro – ‘ostentavano’ sui social. Vita da ricchi e benestanti sì, ma non per lo Stato: questo perché secondo le indagini patrimoniali della Guardia di Finanza tutti e quattro i ragazzi percepivano il reddito di cittadinanza, pur non avendone alcun diritto.
Secondo le indagini devono essere recuperati 28.747 euro: è questa la cifra che avrebbero percepito in maniera indebita grazie all’erogazione del sussidio assegnato alle loro famiglie. Questo perché, spiega Il Messaggero, i genitori dei quattro indagati percepivano il reddito di cittadinanza maggiorato per la presenza dei figli a carico. Ora la Guardia di Finanza chiederà alla procura di Velletri il sequestro preventivo dei beni delle famiglie dei quattro giovani accusati di omicidio volontario per la morte di Willy. Ricordiamo che i fratelli Bianchi e Mario Pincarelli si trovano in carcere, mentre Belleggia è agli arresti domiciliari.