La Asl di Frosinone ha pubblicato l’avviso pubblico inerente l’erogazione di contributi alle donne sottoposte a terapia oncologica per l’acquisto della parrucca. Si tratta di un provvedimento estremamente importante e particolarmente atteso dalle pazienti oncologiche della provincia di Frosinone. A tal fine, la Regione Lazio, con la Legge di stabilità 2020, ha stanziato 300.000 euro, destinati appunto a fornire contributi per l’acquisto, su tutto il territorio regionale, delle predette parrucche. Il bando prevede la pubblicazione di 3 avvisi per anno solare, con scadenze 28 febbraio, 30 giugno e 31 ottobre. Per il solo anno 2020, tuttavia, verrà emanato un unico avviso con scadenza 31 ottobre 2020.
Lo ha reso noto il consigliere comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti. Che ha proseguito: “Nella Asl di Frosinone le richieste di accesso al contributo dovranno essere presentate presso i Consultori Familiari dei 4 Distretti Sanitari , precisamente di Anagni, Frosinone, Sora e Cassino. L’importo del contributo erogabile, per ciascuna beneficiaria, è quantificato in 250 euro e comunque non potrà essere superiore al costo sostenuto per l’acquisto della parrucca.
In ogni caso l’acquisto è fiscalmente deducibile dalla dichiarazione dei redditi. Il bando è rivolto a tutte le donne affette da alopecia conseguente a terapia oncologica, per l’acquisto della parrucca, residenti nei Comuni della Asl di Frosinone. Questo provvedimento della Asl costituisce un importante passo in avanti di civiltà, nel perseguire moderne ed avanzate forme di tutela della salute, in particolare nelle cure oncologiche.
Giova ricordare, infatti, che la perdita dei capelli, quale conseguenza collaterale delle terapie oncologiche, oltre a generare una sofferenza psicologica, comporta anche un costo, spesso oneroso, per l’acquisto della parrucca. Costo non sempre sostenibile per chi già deve combattere con una grave malattia. La parrucca può senz’altro costituire un pur parziale recupero della qualità della vita, anche dal punto di vista relazionale della persona malata”.