Sarà un diario di bordo con il racconto delle emozioni e dell’esperienza del lockdown il punto di inizio per i trenta bambini, dai 6 agli 11 anni, che oggi inizieranno a Fiumicino, a Villa Guglielmi, il progetto E.S.C. Laboratori, escursioni naturalistiche e marine, archeologia, astronomia, teatro delle emozioni, nella natura come fonte prima di inestimabile valore, saranno poi il focus centrale delle attività, presentate durante la prima esperienza di outdoor education del territorio, grazie al progetto promosso e ideato dalla cooperativa sociale Namasterra e realizzato in ATS con l’APS teRRRe Arte Sostenibilità e Cultura, l’ODV Gruppi Archeologici d’Italia, in collaborazione con IPU (Istituto Universitario Progetto Uomo, sede distaccata dell’Università Salesiana), l’I.C. Porto Romano, con il Patrocinio del Comune di Fiumicino e finanziato da Lazio Crea – Regione Lazio del programma “Avviso pubblico per la selezione di progetti sull’Outdoor Education di Enti del Terzo Settore”.
La presentazione, avvenuta sabato 5 settembre, ha visto la partecipazione di tutti gli operatori impegnati in E.S.C. e delle autorità comunali e regionali. Presenti la consigliera regionale Lazio Marta Bonafoni, l’assessora al sociale di Fiumicino Anna Maria Anselmi, l’assessore all’ambiente di Fiumicino Roberto Cini, e il consigliere comunale Angelo Petrillo.
“Per noi la scuola è una priorità ed è essenziale – spiega Barbara Badaracco referente di Namasterra capofila del progetto E.S.C – questo progetto mette al centro il bambino e la natura per farli riappropriare di quei luoghi e spazi ai quali non hanno potuto accedere durante il lockdown. Mi ha colpito lo sguardo incredulo dei piccoli e delle loro famiglie nel sentirsi improvvisamente protagonisti. Il ruolo espanso, moltiplicato, distorto dei compiti genitoriali, la paura dilagante della diffusione del virus, i morti, il timore per gli anziani, hanno generato la colpa dell’essere bambini. Abbiamo scaricato sui più piccoli enormi responsabilità ma è il momento per loro di tornare a essere bimbi. Sperimentare nuove strategie di apprendimento in cui l’esperienza diretta costituisce una risorsa, è una occasione unica per tutti e una ottima base per poter replicare in futuro questo progetto sul territorio e applicarlo anche in altri contesti”.