L’altro ieri ignoti in pieno giorno hanno depredato una abitazione in via Silvio Spaventa, zona in località Tre Cancelli, uno dei tanti quartieri periferici di Nettuno. Ne parliamo con Elvio Vulcano, portavoce nazionale del sindacato LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato).
D.: Vulcano che sta succedendo nella periferia di Nettuno? È vero che manca la sicurezza in queste zone?
R.: Certamente ed anzi possiamo accomunare la situazione di Nettuno a quella di tante cittadine del nostro paese. Purtroppo la carenza cronica delle forze dell’ordine permette di garantire una certa sicurezza solo nelle zone centrali dove vi sono più persone. Tornando nello specifico della bellissima cittadina della provincia di Roma, sicuramente chi è venuto in villeggiatura a Nettuno avrà notato che nella zona centrale è facile incappare in un controllo delle forze dell’ordine, controllo che può ripetersi anche a distanza di pochi metri!
D.: Vulcano, cosa vuole insinuare? Che vi è una cattiva organizzazione della sicurezza territoriale?
R.: Assolutamente no! Il problema, ribadisco, è la carenza di uomini! Il personale collocato nei punti più frequentati della città è a malapena sufficiente ed è ovvio che essendo, come suol dirsi, la coperta corta, così facendo si scoprono le aree più periferiche. In queste zone quando vedi una macchina delle forze dell’ordine è probabile che sia dovuto al fatto che è stata chiamata, più improbabile che sia in zona per il controllo del territorio.
D.: Tornando alla casa depredata, cosa ci può dire?
R.: So che sono intervenuti i Carabinieri di Nettuno, e stanno cercando di rintracciare i proprietari. Essendo una abitazione estiva, come molte case del litorale rimane a volte difficile nell’immediatezza avvisare i proprietari. Per questo consiglio sempre una maggior collaborazione tra vicini di casa, scambiandosi almeno i propri recapiti telefonici!
D.: Abbiamo appreso che si sono addirittura rubati gli infissi?
R.: Si! Si sono portati via sia le persiane d’alluminio che le finestre, lasciando l’abitazione a soqquadro, un danno che costerà al proprietario milioni di euro. Avendo lasciato indenni i telai degli infissi, è logico presumere che il furto è al solo fine di rivendere il metallo: un danno enorme per recuperare forse un centinaio di euro dalla rivendita. Ovviamente quella non è stata l’unica casa visitata nella zona, anche altri hanno subito analoghi furti, furti che in quelle zona oramai non denunciano nemmeno più!
D.: Cosa proporreste come sindacato di Polizia?
R.: L’incremento di personale? Sarebbe una risposta scontata. Ma qualcosa si può fare nell’immediato e cioè pensare meno alle statistiche e più alla prevenzione. Mi spiego meglio: le macchine delle forze dell’ordine quando non hanno interventi urgenti vengono posizionate sul territorio per fare dei posti di controllo, che ovviamente vengono effettuati sulle strade più frequentate. Il tutto per poter poi dare all’opinione pubblica una serie di numeri sui controlli effettuati, le sanzioni inflitte, etc. Proporrei invece che parte di questo tempo dedicato ai posti di controllo sia utilizzato per la prevenzione nelle zone più periferiche. Son sicuro che ai cittadini delle zone periferiche fa più piacere vedere la macchina delle forze dell’ordine passare davanti casa che leggere sul giornale le statistiche dei controlli effettuati.
Così LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato) Segreteria Nazionale