Avete mai sentito parlare del reset metabolico? Si tratta di una vera e propria strategia alimentare che in genere viene posta in essere durante le diete, per stimolare il metabolismo. Una dieta al contrario, come vedremo, che può aiutare il nostro metabolismo a funzionare meglio soprattutto dopo regimi alimentari un po’ troppo severi.
Viene chiamato anche Reverse Diet e serve per dare uno scossone al nostro metabolismo e ci aiuta (se tutto va bene) a perdere peso.
‘Reverse Diet’ perché come una dieta al contrario permette di aumentare le calorie ingerite, anziché tendere a diminuire.
Quindi si tratta di una dieta che, come vedremo, non è per tutti ma è indicata per le persone che fanno attività fisica a livello agonistico, specie alcune tipologie di attività come il body building, e per chi è entrato nel circolo del danno metabolico a causa di diete troppo severe.
Il reset metabolico consiste in una strategia che, se fatta nel modo giusto e come vedremo anche nei momenti giusti, ha una sua efficacia e permette di perdere peso. Ma attenzione: non bisogna sbagliare i parametri e non bisogna fare le cose ‘a braccio’.
Ma chiariamo meglio con un approfondimento sul reset metabolico di che cosa si tratta.
Cosa è il reset metabolico e come si attua
Il reset metabolico consiste nella tecnica con la quale, di settimana in settimana, si aumenta l’approvvigionamento di calorie (alzando i carboidrati di 10-50 grammi ogni giorno).
Il concetto alla base del reset metabolico è semplice. Si aumenta la quantità di calorie assunte e una volta individuato il valore rispetto al quale è possibile assumere un tot di calorie senza ingrassare, è possibile abbassarle di nuovo ma senza esagerare. In questo modo il metabolismo dovrebbe ripartire in maniera ottimale, perché il corpo non si sente più nella fase di restrizione tipica delle diete molto severe.
Se prima del reset metabolico ad esempio si era soliti assumere 200 grammi di carboidrati, si aumenta di 10-20 grammi la dose classica di settimana in settimana (attenzione: non di giorno in giorno).
In questo modo il nostro corpo, in maniera graduale, si abitua ad un aumento di assunzione di calorie.
La strategia in questione migliora il nostro metabolismo se abbiamo appena terminato una dieta ipocalorica.
Infatti, in questo caso, al posto di tornare al classico fabbisogno calorico giornaliero è possibile continuare la dieta ancora per qualche settimana ma aumentando nel modo in cui abbiamo visto la quantità di carboidrati che si assume. In questo modo è possibile perdere ancora un po’ di kg con una avvertenza: il reset metabolico funziona comunque protraendolo per massimo un paio di settimane.
Se volete che il reset metabolico funzioni è opportuno farsi seguire da un nutrizionista o da un dietista che ci può aiutare ad impostare la dieta in modo corretto e sano calcolando il fabbisogno calorico giornaliero. Non bisogna quindi iniziarlo da soli senza un esperto. Non solo, bisogna anche fare sport, perché il reset metabolico non funziona con una vita poco attiva: bisogna fare quindi esercizio fisico nel modo adeguato perché il reset metabolico possa funzionare.
Il reset metabolico non funziona: perché?
Il reset metabolico potrebbe non dare i risultati che stavate aspettando in alcuni casi tipici:
- quando non vi allenate. Se all’aumento dell’assunzione di carboidrati giornalieri non fa seguito l’allenamento adeguato, per ovvi motivi si tende ad aumentare di peso e quindi il reset metabolico non funziona.
- Si fa una vita poco movimentata ed attiva in generale.
- Si aumentano tutti assieme i carboidrati senza rispettare la gradualità alla quale si accennava.
- Si ha un problema di resistenza insulinica.