“E’ scaduto ieri sera, lunedì 31 agosto 2020, il termine della nuova ordinanza del Comune di Pomezia per la rimozione del cancello che tuttora sbarra l’accesso alle strade del Borgo di Pratica di Mare. Cancello SI o cancello NO? Ecco come stanno le cose.
Lo scorso venerdì 21 agosto, il dirigente all’urbanistica del Comune di Pomezia ha emesso una nuova ordinanza (la sesta, in oltre sei mesi!) per la rimozione del nuovo cancello e la riapertura delle sedi viarie di Pratica di Mare che, come ormai tutti sanno, risultano illecitamente chiuse da oltre quattro anni con pesanti responsabilità a carico di numerose figure di spicco, sia politiche che tecniche, dell’amministrazione comunale.
Va tuttavia precisato che, lungi dall’aver approvato questa ordinanza con solerzia, il sindaco ed il dirigente erano stati precedentemente diffidati – per la seconda volta – in data 13 agosto 2020, dalla scrivente Associazione Latium Vetus, affinché disponessero l’immediata rimozione del cancello.
Associazione Latium Vetus è pronta a rivolgersi alla magistratura per perseguire ogni ulteriore omissione che dovesse palesarsi a carico dell’amministrazione comunale di Pomezia.
Infatti, quello che in molti si chiedono è se il Comune di Pomezia porterà a termine il proprio dovere e ripristinerà mai la legalità a Pratica di Mare oppure perderà ancora tempo continuando a permettere il sostanziale spoglio, da parte dei privati, delle aree pubbliche all’interno del Borgo. È appena il caso di ricordare che, molti mesi fa, dopo anni di inerzia dell’ente locale, fu il Catasto a riconoscere il mancato titolo di proprietà dei privati sulle aree viarie di Pratica di Mare. Ecco quindi che nessun privato (e nessuna società!) può mantenere oggi il cancello accampando proprio la scusa della proprietà privata!
È certo insomma che anche il nuovo cancello di Pratica di Mare vada immediatamente rimosso,soprattutto se si considera che lo stesso è stato apposto lo scorso 06 agosto in assenza di qualsiasi titolo abilitativo ed in sostanziale elusione dell’ordinanza del TAR Lazio che lo scorso 20 luglio ha confermato la necessità di ripristinare il pubblico transito sulle strade del Borgo.
Peccato che, anche in questo caso, il Comune di Pomezia non abbia proceduto immediatamente alla rimozione del cancello, ma sia rimasto inerte per settimane (fino alla diffida presentata Associazione Latium Vetus e all’approvazione di quest’ultima ordinanza lo scorso 21 agosto).
La posizione del Comune di Pomezia, in definitiva, appare sempre più grave.
La vicenda della chiusura Pratica di Mare, infatti, non è solo surreale e grottesca , con due pronunciamenti contrari ai privati ad opera del TAR che tuttora non sono stati sufficienti a far intervenire in maniera risolutiva ed efficace il Comune.
La questione si accinge quindi ad approdare in sede penale. I legali di Associazione Latium Vetus, infatti, stanno valutando le eventuali responsabilità a carico di chi ha materialmente e illecitamente impedito l’accesso alle strade di Pratica di Mare ed è pronta a perseguire qualsiasi ulteriore omissione a carico dei funzionari e del dirigente dell’ente locale di Pomezia.
La battaglia di Associazione Latium Vetus va quindi avanti con la solita determinazione di chi si batte con la massima energia per l’interesse pubblico”.
Così in una nota l’Associazione Latium Vetus