La Procura ha chiesto il giudizio immediato per il 22enne che la tragica sera dell’8 giugno ha investito e ucciso il giovane Mattia Roperto in via Cilea, all’Infernetto. Una vita spezzata a soli 14 anni, una cena con i compagni di classe per festeggiare la fine dell’anno scolastico che si è trasformata in tragedia.
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Il conducente dell’auto, Federico Costantino, 22 anni, geometra e incensurato era risultato positivo al test della droga. E dalle indagini- come riporta Il Messaggero – è stato accertato che il giovane procedeva a 90 km/h, ad una velocità superiore tre volte a quella consentita in quel tratto di strada. Il titolare dell’inchiesta contesta al 22enne il reato di omicidio stradale: ora rischia una condanna dai 5 ai 10 anni.
Via Cilea: da tempo i residenti chiedevano interventi per la sicurezza
La strada dove si è consumata la tragedia non è certo nuova alle cronache. Mattia, purtroppo, non è la prima vittima in quel tratto di strada che, tra parentesi, è uno degli snodi principali del quartiere e sotto la competenza del Comune di Roma. In particolare da tempo i residenti si battono per chiedere interventi – ad esempio l’installazione di dossi – per una messa in sicurezza soprattutto contro l’alta velocità.