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CAPITANERIA DI PORTO, SEQUESTRI A MARINA DI ARDEA

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Ad Ardea la legalità arriva dal mare. Questa mattina, intorno alle 10:00, gli uomini della Capitaneria di Porto di Torvaianica-Ardea, condotti dal M/llo Np. Giuseppe Falato, sono intervenuti sull’arenile antistante il lungomare degli Ardeatini, dove erano state installate abusivamente delle infrastrutture in legno e tela per il ricovero di lettini, ombrelloni ed attrezzatura da spiaggia, che veniva noleggiata senza i regolari permessi. Del commercio abusivo i militari del Delemare sono stati avvisati dal responsabile comunale del demanio marittimo, il geometra Mauro Rossi. L’operazione è stata condotta dalla Capitaneria di Porto coadiuvata dal gruppo commercio della polizia municipale, guidato dal vice comandante Magg. Luciano De Paolis. Dopo lo smantellamento delle strutture, tutto il materiale è stato sequestrato, mentre il giovane italiano che si occupava di noleggiare ai bagnanti lettini ed ombrelloni è stato anche  deferito all’Autorità Giudiziaria. Purtroppo la mancata approvazione dei P.U.A. da parte dell’Amministrazione comunale di Ardea comporta un utilizzo dell’arenile non corretto, ed impedisce non solo la sua valorizzazione, ma anche la creazione di nuovi posti di lavoro, anche se stagionali. Sulla situazione del lungomare è intervenuto il consigliere Stefano Ludovici del Pd. “Sono vent’anni – ha dichiarato – che ad Ardea governa il centrodestra, e ancora non è riuscito, a causa delle liti interne, ad approvare un P.U.A. che dia rilancio all’intero litorale e faccia da volano all’economia del territorio, creando posti di lavoro ed indotto. Abbiamo invece una spiaggia sporca e invasa da “vu cumprà” irregolari, che danneggiano i commercianti regolari, che restano aperti tutto l’anno”. “Ci chiediamo come mai – hanno commentato alcuni cittadini del litorale – i controlli vengano fatti solo qui e mai nell’entroterra. Eppure tutti sanno dell’esistenza delle attività abusive che insistono nei 700 ettari demaniali sui quali gravano gli usi civici. Perché questa disparità di trattamento? E’ vero che gli abusi vanno puniti, ma perché sul lungomare sì e all’interno no? Eppure su questo argomento sono state fatte diverse  interrogazioni consiliari, per non contare tutti gli articoli di giornali che ne hanno parlato”. E’ emblematica l’accorata, precisa e passionale interrogazione consiliare del capogruppo Umberto Tantari della lista civica “per Abate sindaco”, nella quale si richiede un accurato controllo delle attività commerciali alle Salzare, che ancora non ha sortito alcun effetto, malgrado i carabinieri abbiano provveduto ad inviarla alla Procura della Repubblica di Velletri. Forse anche questo controllo, pur essendo sulla terra ferma, sarebbe da delegare ai marinai delle Capitanerie di Porto. Chissà, magari sarebbe la volta che ad Ardea si  potrà dire che la legge è uguale per tutti.

Luigi Centore

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