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MOBILITA’ PER I DIPENDENTI DELLA CERERIA DI GIORGIO, ANNUNCIATO UNO SCIOPERO

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Un’altra azienda storica del territorio in crisi. Questa volta il timore di licenziamenti aleggia sui dipendenti della Cereria Di Giorgio di Pomezia, che ha annunciato l’apertura delle procedure di mobilità per un terzo dei lavoratori. I primi a contrastare questo provvedimento sono stati i sindacati, che hanno mostrato il loro disappunto annunciando uno sciopero. “Le RSU congiuntamente alle Segreterie Territoriali e ai lavoratori della Cereria Di Giorgio, convocati in assemblea, ritengono inaccettabile ed inspiegabile l’intenzione della Società di aprire una procedura di mobilità per circa un terzo del personale, a fronte della possibilità di gestire in modo alternativo e comunque efficace, le reali difficoltà economiche dell’Azienda con strumenti non traumatici e conservativi come la CIGS o contratti di solidarietà – hanno dichiarato in una nota ufficiale – Per rimarcare tale contrarietà viene indetta 1 ora di sciopero per il giorno venerdì 28 giugno 2013 dalle ore 11.00 alle ore 12.00 e contestualmente l’assemblea conferisce mandato alle Rappresentanze Sindacali ad assumere tutte le iniziative di lotta necessarie ad evitare tali licenziamenti”. La Cereria Di Giorgio, nata a Roma nel 1908, si è trasferita a Pomezia nel 1964 grazie ai fondi della Cassa del Mezzogiorno, con i quali ha acquistato il terreno dove adesso si trova la fabbrica ed il punto vendita. Al momento la sede di Pomezia ha 35 dipendenti e 4 dirigenti. 13 sono i lavoratori, non dirigenti, coinvolti nelle procedure di mobilità. La società, a quanto fanno sapere i sindacati, avrebbe iniziato la procedura a causa di una perdita di circa 700 mila euro

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