La navigazione in incognito è una funzione di privacy presente in alcuni browser web. Quando si naviga in questo modo, in forma anonima e privata, la cronologia non viene salvata e i dati locali associati alla sessione, i cookie, vengono cancellati una volta chiusa la sessione stessa. Il primo ad utilizzare questa funzionalità è stato il Browser Safari di Apple. Da lì si è deciso di adottarlo in più browser fino alla divulgazione nel 2008 da parte delle principali agenzie di stampa e dei siti web di informatica.
Ma bisogna fare attenzione: la navigazione in incognito non protegge del tutto gli utenti dal tracciamento di altri siti web o dal loro provider di servizi Internet. Può anche capitare che tracce identificabili di attività trapelino da sessioni di navigazioni private attraverso falle del sistema operativo. Alcuni browser hanno risolto alcuni problemi legati alla privacy fornendo funzionalità aggiuntive che possono essere abilitate automaticamente, tra queste la funzione ‘Tracking Protection’ di Fireforx.
Ma per proteggersi veramente esistono le VPN come https://surfshark.com/servers/italy, reti virtuali private, che possono essere di diversi tipi, che sfruttano per la navigazione le reti condivise pubbliche.
VPN, dall’inglese Virtual Private Network, nelle telecomunicazioni, è una rete di telecomunicazioni privata, instaurata come connessione tra soggetti che utilizzano un protocollo di trasmissione pubblico e condiviso. Quando si effettua una connessione ad un servizio VPN, tutto il traffico viene criptato e non può essere intercettato. In questo modo si aggirano i blocchi di sicurezza, la censura, le limitazioni imposte da alcuni provider. Ma non solo: le reti virtuali private permettono anche di cambiare IP e nazione, come se ci trovassimo in un altro Paese.
Per scegliere una VPN bisogna tenere in considerazione alcuni fattori importanti, da non sottovalutare: velocità, disponibilità per tutti i paesi del mondo e vedere la disponibilità di diversi dispositivi da cui poter accedere.
Ma quali sono le migliori VPN in Italia? Esistono le VPN gratuite, ma spesso, in questo caso, gli streaming sono lenti, gli annunci vengono messi a raffica e si può anche rischiare di perdere i dati personali. D’altro canto, però, ci sono anche VPN gratis ma affidabili e sicure con server veloci.
Le migliori VPN gratuite del 2020 sono: Surfshark, che si può provare gratis per un mese; Hotspot Shield, Windscribe, PronVPN, Hide.me, TunnelBear e Opera (quest’ultima funziona solo all’interno di un browser). Spesso può capitare che con le VPN gratuite non si possa usare lo streaming o Itorrent. O peggio: si può incappare in un ‘furto’ di dati personali che vengono rivenduti a terze parti. Così è un rischio per la privacy, che va in ogni modo tutelata: meglio quindi affidarsi a una VPN affidabile, di quelle gratuite per il primo periodo di prova, e poi a pagamento. Tra queste: Surfshark, NordVPN, Express VPN, CyberGhost. Ma l’uso di una VPN è legale? Lo è in tutto il mondo, ad eccezione di alcuni paesi, tra questi la Cina e la Russia. Certo è legale, ma bisogno anche vedere l’uso che se ne fa: scaricare materiale protetto da copyright in torrent non è certo un’attività lecita.