“Seguirò personalmente la vicenda dell’acqua potabile nel quartiere di Santa Palomba – Roma Due – ha detto il Primo Cittadino – E’ volontà della nostra Amministrazione portare nelle case dei cittadini un servizio di primaria importanza. L’ing. Curci è già al lavoro per accelerare i tempi relativi al collaudo della torre piezometrica a cui potrà seguire la consegna ufficiale e definitiva dell’impianto ad Acea. A quel punto sarà necessario il lavaggio del serbatoio e potranno partire i contratti tra Acea e i condomini. Non ho nessuna intenzione di proclamare tempi più o meno certi, come è stato fatto in passato, ma voglio rassicurare i residenti del quartiere che la mia Amministrazione terrà alta l’attenzione sulla questione e che manterremo un filo diretto con i cittadini tramite il Comitato di Quartiere”. “Ci tenevamo a incontrare il nuovo Sindaco affinchè la problematica dell’approvvigionamento idrico del nostro quartiere fosse posto immediatamente all’attenzione della nuova giunta – ha commentato Diego Casubolo, presidente del CdQ – Gli abitanti di Roma 2, nonostante abbiano acquistato appartamenti edificati sulla base di regolari concessioni edilizie rilasciate dal Comune di Pomezia, sono costretti ad affrontare un enorme disagio legato alla mancanza di questo essenziale servizio. Da quello che ci viene riferito mancherebbe il solo collaudo statico della torre piezometrica, il che vuol dire che l’acqua è “tecnicamente distribuibile”, ma resta un miraggio per un mero passaggio burocratico. Preso atto di tale situazione, peraltro già nota, abbiamo chiesto al Sindaco e all’Ing. Curci che la nostra problematica venga trattata come un emergenza di carattere igienico sanitario affinchè si giunga quanto prima alla fine di questa storia ultraventennale. In tal senso abbiamo suggerito di valutare la possibilità di svolgere parallelamente le operazioni di collaudo con quelle di preparazione all’erogazione (lavaggio delle condotte, etc.) per evitare il prolungarsi di questa situazione che ormai ha del grottesco. Infatti, sebbene già da marzo 2013 il Consiglio di stato abbia rigettato il ricorso di ACEA ATO2, intimandogli di fatto di aprire i rubinetti, l’acqua potabile non viene erogata; e pensare che le motivazioni poste alla base dei provvedimenti dei giudici amministrativi fanno riferimento alla “prevalenza della tutela della salute pubblica” rispetto alle lagnanze di natura economica di ACEA ATO2. Ora non ci resta che attendere i provvedimenti del Comune nella speranza di addivenire presto ad una soluzione”.
S. PALOMBA, INCONTRO TRA L’AMMINISTRAZIONE ED I CITTADINI PER L’ACQUA POTABILE
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