Borgo di Pratica di Mare, brutta sorpresa per i cittadini di Pomezia. Dietro al cancello principale ne è stato trovato un altro fatto nella notte dai principi Borghese, che hanno apposto la dicitura “Proprietà privata”. Quest’ultimi – sapendo che il Comune avrebbe provveduto di forza a rimuovere il cancello principale – hanno posto un ulteriore cancello rimovibile con delle rotelle all’interno della proprietà per impedire l’accesso.
Leggi anche: Pratica di Mare, si riaprono le porte: il Comune butta giù il cancello e addebita le spese in danno (FOTO e VIDEO)
Questo ulteriore cancello non era compreso nell’ordinanza e quindi il Comune si è trovato nella condizione di poter rimuovere un solo ostacolo. Morale della favola: non è possibile accedere. Nonostante l’ordinanza del Tar dica esplicitamente che si debbano rimuovere tutti gli ostacoli e ripristinare lo stato del luogo e l’accesso al Borgo, il Comune ha emesso, invece, un’ordinanza con la quale si può rimuovere solo il cancello d’accesso. L’Amministrazione non ha pensato che la famiglia Borghese avrebbe potuto ‘creare’ un secondo cancello per impedire l’accesso.
Il Comune, allo stato attuale, si vede costretto ad emettere una nuova ordinanza. Questa volta si spera che venga fatta in modo che vada ad eliminare ogni ostacolo. Nulla impedisce che la famiglia Borghese – vista la loro arguzia – possa ‘creare’ ulteriori impedimenti all’accesso. Questo va a far slittare ogni tempistica rispetto a quella odierna.
Abbiamo provato a riprendere l’interno, ma siamo insultati con epiteti poco carini da una donna che non si è qualificata. Ma non noi come giornalisti, bensì tutti i cittadini di Pomezia che sono stati definiti ‘feccia‘ e in altri modi poco carini che potrete ascoltare direttamente nel video da noi mandato in diretta su Facebook.
La signora, tra l’altro, ha aggiunto: ‘Siete voi che non capite, lo capirete presto’.
Come se non bastasse, c’è stata anche una lite tra due signori: un cittadino di Pomezia e il guardiano del Borgo. Tutto è nato da un’affermazione del cittadino: secondo lui avrebbero dovuto rimuovere tutto ‘perché così è una presa in giro’. Ma il guardiano del borgo di tutta risposta gli ha tirato uno schiaffo in volto. Il cittadino ha reagito e si stava infilando oltre il cancello, intenzionato a venire alle mani: gli animi si sono surriscaldati tant’è che il guardino ha addirittura preso in mano una spranga di ferro. Una lite violenta che sarebbe potuta finire in altro modo se non fossero intervenute diverse persone per dividerli. Il cittadino di Pomezia ha deciso di inoltrare un esposto-denuncia anche se – dopo essere stato riportato a miti consigli – il custode ha chiesto scusa per il suo comportamento impulsivo.
E sulla lite si è così espresso il sindaco Zuccalà: “Condanno fermamente ogni tipo di violenza, verbale e fisica, andata in scena questa mattina durante le operazioni di rimozione del cancello. Mi sento di dire – conclude il sindaco Zuccalà – a nome di tutta la cittadinanza che Pomezia ama il Borgo di Pratica di Mare, lo ha frequentato per anni come luogo di aggregazione sentendosi parte di una comunità e desidera con forza che torni ad essere un’area fruibile da tutti. Rinnovo l’invito a mantenere la calma e a lavorare tutti insieme per una soluzione condivisa”.