Un parente muore e lui aggredisce due medici e due operatori sanitari. E’ successo a Latina, all’ospedale Santa Maria Goretti, nella tarda serata di lunedì scorso. Una rabbia incontrollata e un dolore smisurato che ha portato l’uomo ad aggredire con calci e pugni il personale sanitario. Una violenza inaudita tanto da rompere il setto nasale e spaccare la mandibola ad un medico. la La Asl di Latina è intervenuta e ha espresso massima solidarietà a sostegno del personale coinvolto. L’azienda sanitaria – come si legge in comunicato – ha assicurato che avvierà tutte le azioni necessarie per tutelare gli operatori sanitari.
Legge che difende i professionisti sanitari. Speranza: ‘Episodi di violenza inaccettabili’
E da oggi c’è una legge che difende da ogni tipo di aggressione i professionisti sanitari e il loro lavoro. Lo rende noto il ministro della Salute Roberto Speranza. ‘L’approvazione definitiva del disegno di legge sulla sicurezza dei medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari rappresenta un importante traguardo, che ha unito Governo, Parlamento e mondo della sanità. Gli episodi di violenza e le aggressioni a chi lavora negli ospedali e negli studi sono inaccettabili. Ci prendiamo cura di chi si prende cura di noi’ – dichiara il ministro.
Sulla questione ha preso parola anche l’assessore Alessio D’Amato: ‘Bene l’approvazione unanime al Senato del DDL antiviolenza sul personale sanitario. E’ un segno di civiltà. Ancora ieri abbiamo assistito ad un atto di violenza intollerabile a Latina sui nostri operatori sanitari a cui va tutta la solidarietà. La migliore risposta – conclude – è l’approvazione odierna’.