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Torvaianica omaggia Ugo Tognazzi: un festival ‘firmato’ dai figli per ricordare il grande attore a 30 anni dalla sua scomparsa

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Ha segnato le estati della Torvaianica degli anni d’oro: il suo nome faceva da richiamo per i vip e per la gente comune e il torneo di tennis da lui istituito, diventato un appuntamento irrinunciabile per tantissimi personaggi dello spettacolo e dello sport, era l’evento clou della stagione balneare pometina.

Ancora adesso, a trent’anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Ugo Tognazzi è più vivo che mai nella cittadina, che si accinge a una grande festa in onore di uno dei più grandi “mattatori” della commedia all’italiana. Era il 27 ottobre 1990 quando l’attore, regista, comico e sceneggiatore Ugo Tognazzi ci lasciò nel sonno. Di lui non rimane solo un fervido ricordo, ma anche una eredità cinematografica che conta 153 film da attore e 6 da regista. Il territorio di Torvaianica – Comune di Pomezia, a cui Ugo era tanto legato, lo omaggia con un evento speciale, intitolato “Ugo Pari 30”. L’appuntamento, che si terrà dal 21 al 23 agosto 2020, presso piazza Ungheria, con il contributo di Comune di Pomezia, avrà la direzione artistica a cura dei quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm.  

Oggi, presso il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento, l’evento è stato presentato direttamente da due dei figli Ricky e Gianmarco, oltre che dalla vicesindaco e assessore alla cultura Simona Morcellini e dall’orefice Ettore Costa

Ed è stato proprio Ettore Costa, autore di ben 27 “Scolapasta d’oro” – 26 consegnati ai vincitori delle edizioni del Torneo Tennis Tognazzi, l’ultimo invece mai utilizzato in quanto la 27ª edizione della kermesse non si è mai svolta – ad aprire la presentazione, ricordando quegli anni in cui il famoso attore riusciva ad attirare a Torvaianica personaggi famosi, rendendo la cittadina viva e più appetibile di qualunque altro posto. 

Perché andare al Festival di Venezia quando si poteva venire a casa nostra per partecipare al torneo?“, ha raccontato Ricky, “Da noi era tutto molto spontaneo, si giocava, si mangiava, si scherzava e si vinceva”. “Negli anni ’60 – ricorda ancora – tutti andavano a Fregene, invece Ugo si innamorò della pineta che stava qui a Torvaianica e comprò, insieme a Salce e Vianello, 3 casette. Pensando che sarebbe diventato un bel posto di vacanza, comprò anche altri lotti, ma all’inizio nessuno voleva venire. Poi iniziarono ad arrivare in tanti. Torvaianica per noi significa tanto, perché quel posto ha anche visto la riunificazione della nostra famiglia, con Franca Bettoja che ha fatto da madre di tutti noi figli di Ugo Tognazzi”.

E il primo film che verrà trasmesso nella 3 giorni sarà proprio “Ritratto di mio padre”, diretto da Maria Sole Tognazzi, un omaggio al grande attore da parte della figlia. Gli altri film saranno “Amici miei”, “Anatra all’arancia” e “La grande abbuffata”. Durante le serate verranno dati due premi: uno a Michele Placido e uno a 

Non ci saranno solo i film per tutto il mese ci sarà una mostra fotografica “diffusa”, con totem sparsi per le vie della città che mostrenno l’esposizione documenta la sua attività sui set, con gli scatti di alcuni grandi fotografi di scena, mentre da sabato 1 a domenica 30 agosto nella galleria in viale Spagna 5 si potranno ammirare gli scatti delle 26 edizioni del Torneo di tennis, esposti dal gioielliere Ettore Costa. Nel cartellone anche una interessante proposta culinaria che, da sabato 1 a domenica 23 agosto, coinvolgerà alcuni ristoranti del territorio: questi riproporranno le ricette ideate da Ugo, dal risotto al melone allo stinco di santo, tratte dai volumi “La mia cucina” e “L’abbuffone”.

L’INTERVISTA A GIANMARCO TOGNAZZI

Da questi tre giorni si potrebbe passare a qualcosa di più?

“L’idea era proprio quella di fare qualcosa di più ampio, poi il Covid ci ha bloccato, adesso speriamo che lentamente si torni alla normalità, per poter programmare e capire come fare per il futuro. L’idea è quella di fare una replica di questo, implementando con cose diverse, per l’anno prossimo, per arrivare poi al 2022, anno del centenario della nascita di Ugo, con qualcosa di ancora più grande”.

Si potrebbe ripartire con il torneo?

“Al momento il campo da tennis non è utilizzabile: stavamo pensando se rifarlo. Pensavamo di fare, per l’anno prossimo, un mini torno di paddle che vada in qualche modo ad anticipare il torneo di tennis – sempre in piccolo – che vorremmo poi fare l’anno dopo. Di idee ce ne sono tante, ma oggi, sempre a causa del Covid, diventa tutto più difficile. Però credo che il fatto che si sia ridotta la manifestazione di quest’anno a soli tre giorni abbia portato la volontà di spalmare la cosa su più anni: magari se ci giocavamo la cosa tutta insieme non ci sarebbe stata la graduale crescita a cui aspiriamo e che porterà a tante idee. Calcola che per organizzare il torneo, come lo faceva mio padre – a quei tempi l’organizzatore era Pino Patitucci – serviva un anno di tempo. Dobbiamo ripartire da una serie di contatti che portano a un’organizzazione perfetta”.

Qual è il legame della famiglia Tognazzi con Torvaianica adesso?

“Ci veniamo tutti gli anni, a volte per più tempo, a volte un po’ meno. Quest’estate io ci starò di base, visto che inizio una serie per Sky. Ci sono dei periodi in cui magari ci stiamo poco a causa degli impegni di lavoro. Il rapporto con il territorio, ma anche con le istituzioni, è costante. Mia madre ci passa l’intera estate. Tutti noi siamo molto legati a questo posto”.

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