‘Oggi sono stata al Rainbow e mi sono divertita. Però io una cosa non sopporto. Io non avevo paura delle montagne russe, ma la signora mi ha detto che non potevo farle perché io sono down’ – inizia così il racconto di Sofia che in un video- diffuso dall’Associazione Italiana Persone Down – AIPD Nazionale – racconta cosa le è successo. Sofia ha 10 anni e insieme ad una sua amichetta – anche lei con sindrome di down – e Valentina, l’operatrice di AIPD Latina – voleva trascorrere una giornata all’insegna del divertimento nel parco Rainbow MagicLand di Valmontone.
Sarebbe stata un’esperienza indimenticabile – tra montagne russe e spettacoli a ogni ora del giorno – se non fosse che a Valentina, l’operatrice che da sempre lotta per l’inclusione, in biglietteria le viene detto che : ‘Le bambine sarebbero entrate gratis ma avrebbero dovuto indossare un bracciale verde, corrispondente alla disabilità intellettiva, con il quale sarebbe stato impedito l’accesso ad alcune giostre‘. Giostre – spiega Valentina – per nulla pericolose: montagne russe per i bimbi o i tronchi d’acqua. Da qui la decisione di rinunciare a quel biglietto omaggio e di far entrare ugualmente Sofia nel parco: ‘Abbiamo fatto tutte le giostre, nessuno ha mostrato difficoltà’ – racconta Valentina di AIPD Latina in un post pubblicato su Facebook dall’Associazione.
Eppure il Parco ha una guida con tanto di slogan ‘Divertimento senza barriere’. Tra le varie informazioni si legge che ‘Magicland offre un accesso facilitato alle attrazioni per gli Ospiti, con disabilità e disturbi qualificanti. Easy Pass consiste in un braccialetto di colore
GIALLO o VERDE o ROSSO‘. Ma è stato proprio quel braccialetto verde e quell’impossibilità di fare una serie di giostre a deludere Valentina e la piccola Sofia.
‘Io voglio fare le montagne russe. Non ho paura. Io sono molto coraggiosa. Hai capito? Sei matta? Io sono down ma io non sono malata. Tu hai capito?‘ – conclude la piccola. Una lezione di vita e di coraggio da chi è speciale. Perchè ha un cromosoma in più. E da chi è stanca di essere ‘trattata’ come se fosse malata. Sofia è una bambina come tanti della sua età che quel giorno avrebbe solo voluto divertirsi e provare quella sensazione di adrenalina sulle tanto amate montagne russe.