I nidi capitolini riapriranno il 9 settembre, le scuole dell’infanzia il 14. Roma Capitale ha definito il piano di riapertura dei servizi educativi e scolastici dedicati ai bambini da 0 a 6 anni che prevede la possibilità di garantire la didattica in presenza sulla base del principio-guida della stabilità dei gruppi: ogni educatrice o insegnante sarà riferimento fisso per un gruppo di bambini.
“Abbiamo definito il piano educativo e didattico di Roma Capitale. Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando in vista di settembre e la Task Force capitolina per la Scuola per l’importante contributo messo al servizio della nostra città. I bambini hanno diritto a riprendere la normalità dei rapporti educativi e didattici, in piccoli gruppi e in un contesto di relazione e crescita sicuro. Inoltre una bella notizia: metteremo a disposizione dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Roma Capitale oltre 3mila maestre e educatrici in più rispetto allo scorso anno scolastico”, afferma la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Scuole Roma: le regole della riapertura per nidi e infanzia
Alla base del riavvio in sicurezza dei servizi educativi e scolastici di Roma Capitale dedicati ai piccoli da 0 ai 6 anni, sono centrali i temi relativi ai bisogni di crescita e di benessere psicologico delle bambine e dei bambini che si accolgono.
È stato delineato un riavvio dei servizi in gradualità: i primi a rientrare, come sempre saranno i bambini già frequentanti le strutture capitoline, a cui seguiranno gradualmente gli inserimenti, generalmente sempre più delicati, dei nuovi iscritti. La mensa riaprirà fin dal primo giorno. Per il primo mese è previsto un orario ridotto, mentre a partire da ottobre ci sarà il tempo pieno.
“In attesa delle specifiche nazionali, abbiamo lavorato in queste settimane a un piano concreto e operativo per riaprire nidi e scuole dell’infanzia in sicurezza, fondato sulla stabilità dei gruppi. Il ‘gruppo classe’ sarà definito e stabile, a garanzia del rapporto, della didattica e della sicurezza sanitaria. Voglio ringraziare tutti i membri della Task Force capitolina per la Scuola, professionisti interni all’Amministrazione Capitolina, che ben conoscono i Servizi Educativi della città, ed esperti esterni, che hanno messo a disposizione gratuitamente la loro professionalità ed esperienza per il bene delle bambine e dei bambini della nostra Comunità”, dichiara l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Veronica Mammì.
“Nelle prossime settimane oltre 3mila tra educatrici e insegnanti firmeranno un contratto a tempo determinato, consentendo così di adempiere ai fabbisogni organizzativi delle nostre strutture senza ricorrere più alle supplenti su chiamata giornaliera e, al contempo, garantendo continuità e stabilità lavorativa per il nostro personale. Si tratta quindi di personale aggiuntivo, cioè di oltre 3mila educatrici e insegnanti in più rispetto all’organico attuale. Uno sforzo non indifferente, che consente di affrontare con solidità le nuove necessità determinate dal Covid. Nel complesso un ruolo dirimente sarà svolto dall’introduzione del cosiddetto ‘organico potenziato’”, sottolinea l’Assessore al Personale di Roma Capitale Antonio De Santis.
L’accesso ai servizi prevede la firma da parte delle famiglie di un patto di corresponsabilità in merito alla salute dei piccoli.
In base al principio della stabilità dei gruppi, ogni singolo gruppo opererà in modo autonomo e non avrà interazioni con altri gruppi di bambini presenti nella struttura.
In base agli ambienti disponibili, alla loro organizzazione e alla dimensione dei gruppi, è prevista la progettazione di esperienze e attività anche in altri spazi, organizzando rotazioni tra gruppi che evitino la possibilità di ‘mixing’ dei gruppi stessi e sempre con la relativa disinfezione dei locali. Materiali e giocattoli saranno ad uso esclusivo di ciascun gruppo e/o sanificati prima del passaggio da un gruppo all’altro.
Non è prevista la possibilità di portare oggetti e materiali da casa, ad esclusione dell’abbigliamento necessario all’eventuale cambio dei bambini e dei pannolini, in pacco integro che dovrà essere igienizzato all’ingresso nella struttura.
Tutto il personale dovrà indossare mascherina e soprascarpe, o calzature dedicate, per l’intero arco della giornata lavorativa. Gli educatori indosseranno la mascherina e, durante il cambio del bambino, anche i guanti monouso. Durante il pasto e il cambio sarà indossata anche la visiera, come dispositivo di protezione integrativo della mascherina.
Il piano di riapertura di Roma Capitale incoraggia, parallelamente, lo svolgimento di attività anche in spazi esterni, valorizzandoli e adeguandoli per renderli sicuri, fruibili. Si potranno prevedere in questo caso adeguate separazioni delle zone riservate ai diversi gruppi, oppure un utilizzo dello spazio a rotazione, con disinfezione delle attrezzature e degli oggetti presenti.