Ormai è diventata un’importante arteria, visto che collega la Stazione ferroviaria di Campoleone a via Laurentina passando da via Pontina, ma via Apriliana resta una “strada di campagna” sotto il profilo della manutenzione: buche, tratti dissestati, vegetazione che rende difficile la visuale. Per questo il Comitato Borghi Rurali si è rivolto all’amministrazione comunale di Aprilia chiedendo – ancora una volta – un intervento decisivo per la salvaguardia degli automobilisti che la transitano.
“Sono trascorsi 3 anni da quando il Comitato Borghi Rurali ha denunciato lo stato di degrado e di assoluto disservizio persistente in via Apriliana. Infatti questa Amministrazione Comunale, non curante delle continue lamentele da parte di numerosi residenti (di cui il Comitato si è fatto portavoce), non ha mai prodotto o disposto alcun tipo di intervento per ovviare alle troppe lacune esistenti – scrivono dal Comitato – Sono stati anni di costante “disinteresse” da parte dell’Istituzione che dovrebbe essere la più vicina ai Cittadini, lasciati invece completamente soli, sia dal primo cittadino Antonio Terra sia da parte degli assessori di competenza. I cittadini sono delusi e arrabbiati al tempo stesso, non vogliono far parte di una terra dimenticata e ricordata per altri eventi… Una periferia senza padre ne’ madre…”
“Sindaco e assessori – prosegue la nota – sono a conoscenza delle nostre problematiche ma al tempo stesso le hanno celate in qualche cassetto e poi dimenticate. Noi siamo stanchi e delusi da continue e infruttuose riunioni “andate a vuoto”. Siamo rammaricati per le nostre innumerevoli pec, e-mail, messaggi, quasi sempre ignorati. Ecco perché oggi con decisione e forte convinzione abbiamo deciso di fare un appello pubblico al sindaco Antonio Terra, all’assessore Luana Caporaso e ai nostri due concittadini che siedono nei banchi della maggioranza, i cui risultati lasciano a desiderare, e quel che è ancora più grave non mostrano la volontà di “rimboccarsi le maniche” per il loro territorio (ma di questo ci si ricorda solo immediatamente prima delle scadenze elettorali!)”.
UNA STRADA CHE FA PARTE DEL CORRIDOIO TIRRENICO RIDOTTA A MULATTIERA
“Oggi vogliamo parlare di sicurezza stradale, iniziando da via Apriliana, strada che parte dalla stazione di Campoleone, termina in via Laurentina, attraversando la Pontina Vecchia e la SS 148 Pontina. Sono 3 anni che continuano a ripetere che questa arteria comunale fa parte del progetto del corridoio tirrenico e per tale motivo non vengono fatti investimenti per il suo ripristino e per la sua messa in sicurezza – si legge ancora nel documento – Crediamo sia legittimo porre una semplice domanda al signor Sindaco e all’ Assessore Caporaso: “quante volte siamo venuti nei vostri Uffici a denunciare lo stato di abbandono e quante altre volte vi abbiamo scritto e sollecitato? L’assessore Caporaso è venuta di persona ed è stata accompagnata nei siti più critici, prendendo nota e promettendo interventi immediati oltre quelli da pianificare a lungo termine. Niente di tutto questo è avvenuto, “e l’assessore Caporaso abitando a Campoleone conosce molto bene il tratto in questione”.
Questa arteria è molto importante, non solo per le persone che “ci vivono”, ma in quanto smista il traffico dai castelli verso il mare e la Pontina 148. La via Apriliana non è solo dissestata, ormai è una vera e propria “trincea” e presenta, come le altre vie del quartiere, (da via Torrebruna a via Dei Rutuli, via Casalazzara, via Tufello), un problema di mancanza di adeguata e indispensabile cartellonistica vista la condotta indisciplinata di molti automobilisti. Ci chiediamo altresì quante volte abbiamo chiesto dissuasori, dossi, autovelox, posti di blocco. Nulla di tutto questo è stato mai fatto o quantomeno progettato”.
Il Comitato si rivolge poi direttamente all’assessore Caporaso. “Torniamo alla questione di via Apriliana e continuiamo a parlare di sicurezza stradale: assessore Caporaso si ricorda dell’ultimo sopralluogo, nei pressi dell’asilo o nei pressi della curva compresa tra via delle Due Case e via del Castellaccio? In sede di sopraluogo ci aveva assicurato personalmente, unitamente al suo tecnico, che l’asilo sarebbe stato messo rapidamente in “Sicurezza”. Inoltre Assessore, poiché sulla curva si verificano numerosi incidenti di auto che finiscono di fatto a ridosso della scolina, ci aveva promesso che sarebbe stato messo un guard-rail, da lì a una settimana e sarebbero stata pulita sia la scolina sia la tubatura di scolo otturata. È utile ricordarLe, caro Assessore, che quando piove la scolina si riempie divenendo ancora più pericolosa per le auto (segnalazione fatte con tanto di foto), e dunque per le Persone e le Famiglie”.
L’INCROCIO PERICOLOSO CON LA PONTINA VECCHIA
“Per ultimo ma non meno importante, vogliamo portare alla vostra attenzione, l’incrocio tra via Apriliana e la via Pontina Vecchia: qui alcuni veicoli provenienti dalla SS 148 Pontina in direzione Roma, uscendo al medesimo svincolo, passano ad alta velocità, pur avendo lo stop, ciò per mancanza di segnaletica ormai sparita o coperta dalla folta vegetazione. Da Gennaio vi rimpallate le responsabilità e Lei assessore ci aveva detto che il tratto in questione non era di competenza del comune. Pura coincidenza sia L’Anas che Astral, hanno asserito la stessa cosa! Quindi fateci capire, gentilmente, se un giorno in caso di vera disgrazia, ci fosse un incidente, a chi dobbiamo denunciare lo stato fin qui esposto e chi si prenderà l’onere delle responsabilità oggettive e amministrative?
Scusateci ancora ma se sul territorio di competenza del comune, esiste e persiste un pericolo, non è forse compito del Sindaco intervenire rapidamente, in qualità di Autorità, per la rimozione o attenuazione dei pericoli? Le sue responsabilità e compiti sono ben definiti nel Decreto del Ministro dell’Interno 5 agosto 2008, che ha disciplinato i compiti del sindaco ed i suoi poteri di intervento, quale ufficiale del governo, in materia di sicurezza e incolumità pubblica.
Secondo il Decreto, ai fini di cui all’art. 54 del TUEL, per incolumità pubblica si intende l’integrità fisica della popolazione e per sicurezza urbana un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell’ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale.
Abbiamo anche proposto, la realizzazione di una rotonda e ci siamo anche proposti come realizzatori dell’opera e a nostro modesto parere, sarebbe risolutiva per l’effettiva messa in sicurezza di questo incrocio.
Ci auguriamo che queste nostre accentuate e colorite denunce in articolo raggiunga il suo scopo, ovvero la risoluzione dei problemi che i vari attori riescano tramite la sua lettura, a comprendere le difficoltà e i pericoli a cui sono e siamo sottoposti ogni giorno”.