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IPOGEO PALEOCRISTIANO, UNA “GEMMA” PER ARDEA

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“Una gemma da inserire nel circuito religioso, archeologico e culturale del nostro territorio”. Così il Sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha definito il ninfeo ipogeo paleocristiano inaugurato questa mattina ad Ardea a seguito degli interventi di restauro eseguiti alla Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio.
“L’Amministrazione con l’inaugurazione della scoperta avvenuta nel lontano 1964 intende intraprendere una rete artistico-culturale importante per permettere di ammirare tutte le bellezze di Ardea favorendo senza dubbio lo sviluppo turistico: l’ipogeo cristiano di via del Tempio, la chiesa di via Santa Marina, le campagne di scavi archeologici di Casarinaccio e Castrum Inui portati alla luce dall’archeologo Prof. Francesco Di Mario. In questo modo si riuscirebbe a creare tutti i presupposti per la valorizzazione di un territorio ricco di storia e di memoria. Il prof. Francesco Di Mario, responsabile di zona per la Soprintendenza ai Beni Archeologici e culturali ha eseguito i lavori di recupero e restauro, oltre ad aver iniziato sotto l’amministrazione “Farneti” i lavori per riportare alla luce proprio il sitodi “Castro Inui”. Ringrazio inoltre sua Eccellenza il Vescovo Marcello Semeraro sempre vicino alle iniziative legate al territorio di Ardea”, ha commentato Di Fiori, che ha esteso i ringraziamenti anche al Monsignor Adriano Cibellini, parroco della chiesa di San Pietro, ed a tutti i presenti, tra cui il Capitano Ugo Floccher della Compagnia dei Carabinieri di Anzio, il Luogotenente Antonio Landi, Comandante la tenenza carabinieri di Ardea, il Comandante Giuseppe Sciaudone ed il suo vice capitano Aldo Secci Polizia Municipale.
”Per valorizzare tutto ciò che c’è artistico, archeologico e culturale sul nostro territorio l’Amministrazione sta lavorando per portare a termine, in accordo con il prof. Di Mario della Sovrintendenza, l’apertura del museo archeologico cittadino”, ha concluso il Primo Cittadino. Nel corso della cerimonia sono intervenuti il prof. Di Mario – che ha fornito ai presenti una dettagliatissima descrizione storico-artistica dell’ipogeo – e il Vescovo di Albano Marcello Semeraro; si è parlato della convenzione tra la Soprintendenza e la Diocesi di Albano per la gestione e la valorizzazione dell’ipogeo che entrerà anche nel circuito dei beni culturali di competenza del Museo Diocesano di Albano.
L’ingegner Mauro Porcelli ha donato a S.E. il Vescovo una riproduzione di un dipinto storico conservato ad Ardea. A ricevere S.E. Semeraro anche il presidente del consiglio Massimiliano Giordani.
Luigi Centore

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