Il ministero degli Interni, dopo aver acquisito il parere dell’Avvocatura generale dello Stato, ha riammesso la città di Frosinone e altri cinque capoluoghi italiani al finanziamento per gli interventi di risanamento del dissesto idrogeologico.
Dal centro storico alla periferia urbana, diventeranno così realtà diversi nuovi interventi di messa in sicurezza e di riqualificazione urbana del territorio, che produrranno anche un notevole impulso all’economia locale attraverso l’apertura di altrettanti cantieri di opere pubbliche. La realizzazione di queste opere pubbliche cambierà infatti il volto e l’assetto della città di alcune aree urbane ed extraurbane, che attendevano da anni interventi di risanamento idrogeologico e di rigenerazione architettonica.
Nell’ottica di valorizzare il territorio del capoluogo, infatti, la giunta ha, nei mesi scorsi, presentato una serie di progetti di fattibilità tecnica ed economica per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio per l’anno 2020, per la quale l’Ente ha richiesto contributi. Le operazioni, previste nella programmazione dell’amministrazione Ottaviani nell’ambito della implementazione della sicurezza e della contestuale riqualificazione del territorio comunale, sono state quindi riammesse a finanziamento, ottenendo una cifra di poco inferiore a 5 milioni di euro, come da decreto interministeriale.
A beneficiare degli interventi, saranno il complesso dei Piloni di via Alcide de Gasperi e le aree di largo Turriziani, di via Coroni, di via Grande, località Forcella (interessata, in passato, da fenomeni di dissesto idrogeologico) e della variante Casilina. Gli interventi saranno finalizzati alla bonifica e al recupero delle aree coinvolte, con operazioni, inoltre, di messa in sicurezza per garantirne la piena fruibilità.