‘Oggi registriamo un dato di 9 casi positivi e due decessi. A Roma città si registrano tre nuovi casi. Proseguono le attività dei test di sieroprevalenza a tutti gli operatori sanitari e le Forze dell’ordine ed è stata superata la soglia del mezzo milione tra i test e i tamponi eseguiti. Per quanto riguarda la valutazione settimanale del Ministero ci attendiamo un valore RT in calo. Si conferma l’ottimo contact tracing: per il 100% dei casi è stata effettuata una regolare indagine epidemiologica. Continua il trend in discesa delle terapie intensive occupate. Nella Asl Roma 1 una donna di rientro da Londra dove è residente è risultata positiva al test sierologico. Sono state attivate le procedure del contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 2 un nuovo caso positivo è una donna di nazionalità Bangladesh riferita ad un cluster familiare già noto. Nella Asl Roma 6 si registrano quattro nuovi casi e nello specifico due fanno riferimento al cluster familiare noto tra Anzio e Ardea. Per quanto riguarda le province si registrano due casi nella Asl di Latina e un decesso: si tratta di una donna di 90 anni ricoverata all’ospedale Goretti. Prosegue presso il Sant’Andrea, il San Giovanni e il Policlinico di Tor Vergata l’attività dei test sierologici aperta al pubblico al prezzo fissato dalla tariffa regionale’ – lo ha dichiarato ieri l’assessore D’Amato al termine della video conferenza con la task force regionale per il Covid-19.
La situazione nell’Asl Roma 6
Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 1° luglio si sono registrati 4 nuovi casi. Il numero complessivo dei guariti è rimasto stabile a 835, il numero delle persone attualmente positive è salito a 466 (-28), mentre il numero dei decessi è rimasto stabile a 135 casi. Rispetto al picco la curva dei nuovi contagi è pericolosamente risalita al 94%. Il coronavirus è ancora in circolazione, mentre il livello di attenzione sta pericolosamente calando. Tutto sembra essere tornato ad una finta normalità, che purtroppo rappresenta l’ambiente ideale per l’esplosione di nuovi pericolosi focolai.
A seguito dell’emergenza sanitaria è emersa la necessità di rafforzare la sanità pubblica, a cominciare dall’immediata riapertura dei reparti di pediatria e ostetricia degli ospedali pubblici di Velletri e di Anzio-Nettuno. Inoltre, le RSA covid di Albano e di Genzano vanno trasformate in RSA pubbliche, in modo da offrire un servizio efficiente e qualificato ai nostri anziani, togliendoli dalle mani della sanità privata.
Ecco la mappa aggiornata Comune per Comune
Per visualizzare la cartina per comune aggiornata sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click qui.