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Salzare, bomba ecologica a rischio esplosione

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Dopo l’ennesimo incendio avvenuto ieri al campo rom di Castel Romano sulla Via Pontina, con fumi tossici che sono hanno infestato Pomezia e dintorni, abbiamo sentito i consiglieri delle forze di minoranza del centrodestra ad Ardea, dove un’altra zona – quella del Serpenone alle Salzare – mette a rischio la salute dei cittadini, visto che puntualmente scoppiano incendi dolosi di rifiuti tossici.

Una vera e propria bomba ecologica che coinvolge anche i bambini degli stessi abitanti delle case occupate abusivamente, quelle stesse persone che danno fuoco ai rifiuti incuranti delle conseguenze ecologiche.

“Io non capisco perché il sindaco Mario Savarese, primo responsabile dell’igiene e salute pubblica di tutti i cittadini Ardea di qualsiasi etnia – ha dichiarato la consigliera della Lega Luana Ludovici – e i componenti la sua maggioranza, consiglieri e assessori da lui nominati, non provvedano ancora alla immediata bonifica malgrado le numerose segnalazioni e gli esposti inviati alla Prefettura, alla Procura della Repubblica di Velletri, alla locale tenenza Carabinieri, al N.O.E carabinieri di Roma, al comando della Polizia municipale, ai servizi sociali, alla ASL 6 e al ministero dell’ambiente. Ma tutto tace, sia nelle parole che nei fatti, da parte del primo cittadino Mario Savarese”.

Franco Marcucci, capogruppo eletto in una lista civica legata al centrodestra dice: “Non comprendo come ancora il sindaco non abbia provveduto a far bonificare l’area e a effettuare gli sgomberi di cittadini rom residenti a Roma, e come ancora non abbia chiesto loro i soldi per l’occupazione abusiva delle abitazioni di proprietà del Comune. Qui intorno ci sono complessi residenziali e ville di cittadini che hanno iniziato ad aprire le case per passarci l’estate, molti dei quali hanno anche inviato reclami ai potenti delle varie istituzioni romane”.

“Nell’ottica della salubrità e della sicurezza del territorio, del decoro urbano, della conservazione e promozione del patrimonio archeologico e dello sviluppo del turismo, come gruppo Fratelli d’Italia, ci uniamo all’appello lanciato dalle forze politiche di minoranza sollecitando il sindaco e l’amministrazione comunale alla bonifica dell’area in questione. Il tempo delle promesse è scaduto ed è giunta l’ora di passare ai fatti”. Questa la lapidaria dichiarazione del capogruppo Riccardo Iotti di Fratelli d’Italia.

Gli fa eco il consigliere Simone Centore del gruppo “Cambiamo”, che insieme alla capogruppo Anna Maria Tarantino ha inviato un esposto al Prefetto, alla Asl RM 6, all’Assessore Regionale alla Sanità e alle Politiche sociali e all’ambiente. “Purtroppo, questo è un sindaco che parla al futuro, neppure fosse il Presidente Conte, e come lui rimanda tutto al futuro che verrà. Condivido quanto dichiarato dai colleghi di minoranza. Qui sembra esserci il disinteresse delle istituzioni, a partire dall sindaco Savarese. Tanti sono stati gli esposti alle istituzioni, non ultimo quello presentato dall’avvocato Francesco Falco per conto di alcuni cittadini, esposti inviati ai più importanti Enti Istituzionali quali la Prefettura e comandi di polizia giudiziaria come la polizia locale di Ardea, ma attualmente gli incendi sono continuati, non ultimo quello dell’alba di Pasqua, che ha visto i pompieri del comando di Pomezia lodevolmente impegnati per 12 ore con diverse autobotti. Nessuno sta attualmente bonificando la zona. Addirittura i vigili del fuoco di Pomezia inviarono, una volta giunti in caserma, una lettera al Prefetto di Roma per segnalare il continuo intervento su quella discarica. Nessuna risposta si seppe mai. Ora ci stiamo preparando a un incendio come quello di Castel Romano? Ora che le abitazioni estive tutte intorno al complesso del Serpentone di proprietà del comune si sono riempite di villeggianti? Non capisco come il sindaco possa non avere a cuore la salute dei cittadini, mantenendo in essere questa discarica che altro non è che una potenziale “bomba ecologica” certo non seconda a quella della ECO X di Pomezia”.

Il consigliere di “Cambiamo” conclude dicendo che presenterà una dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica: “E’ ora che il sindaco e la sua maggioranza si prendano le loro responsabilità e con essi quanti non hanno vigilato”. Intanto dalle pagine face book si leggono commenti crudi, addirittura dei più attivisti del M5S, come la signora Anna che scrive: “E che ti vuoi ormai commentare. Questo problema non interessa a nessuno. Ho proposto qualche tempo fa di fare un presidio…qualcuno ha pure risposto, su Facebook, che era d’accordo, bastava coordinare.. dove stanno ‘ste persone? Non ho bisogno di venire a vedere con te, caro mio…sono 12 anni che vedo e sento quello che succede in quel posto…ma tutti bravi a chiacchierare, poi i fatti sono altri”. L’attivista conclude richiamando il sindaco: “Mario Savarese, se non prendi subito provvedimenti, tra  qualche giorno ti ritrovi veramente ad andare a rispondere in tribunale per omissioni della tutela della salute dei cittadini”.

L.C.

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