Questa mattina agenti della D.I.G.O.S. hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. Dr. Mario La Rosa nei confronti di: KUMAR Munish (nato in India il 06.03.1980, residente a Latina), AFZAL Muhammad (nato in Pakistan il 04.06.1988, residente ad Anzio), NIGRO Danilo (nato a Roma il 05.12.1977, residente a Pontinia) è stata disposta per tutti e tre la custodia cautelare in carcere; NANDA Devender Singh (nato in India il 14.07.1964, residente a Latina) per lui è stata disposta la custodia cautelare agli arresti domiciliari; e SINGH Gurpreet alias “Goppi” (nato Nato in India il 06.08.1986, residente a Roma) per lui è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le accuse
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver favorito l’ingresso o la permanenza illegale nel territorio dello Stato di stranieri, in prevalenza di nazionalità indiana mentre il NIGRO Danilo, dipendente civile del Ministero dell’Interno ed in servizio presso la Prefettura di Latina, è accusato anche di corruzione in concorso con KUMAR, AFZAL e NANDA poiché, nella sua qualità di pubblico ufficiale, si faceva promettere e dare somme di denaro in cambio di informazioni riservate sullo stato delle pratiche di soggiorno in trattazione presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura di Latina, oppure forniva indicazioni su come aggirare problematiche tecniche insorte nella gestione delle stesse.
Le indagini
Le indagini – coordinate dal Procuratore Aggiunto della Procura di Latina Dr. Lasperanza e dal Sostituto Procuratore D.ssa Monsurrò – hanno preso il via da due distinte ed autonome attività info-investigative: da un lato, l’accertamento effettuato dalla Polizia Locale su un numero elevato e sospetto di contratti di locazione fittizi registrati all’Ufficio Anagrafe del Comune di Latina, tutti riconducibili a M.G. cittadino italiano classe 1980 residente nel capoluogo, indagato nel presente procedimento penale; dall’altro, l’escussione da parte della D.I.G.O.S. di uno straniero di nazionalità indiana il quale riferiva che, per ottenere il permesso di soggiorno, si era rivolto su indicazione di alcuni suoi connazionali a KUMAR Munish affinché questi, in cambio di circa 500 €, predisponesse tutta la documentazione necessaria a regolarizzare la sua posizione sul territorio italiano, che comprendeva anche un’attestazione sottoscritta dallo stesso M.G. necessaria ad ottenere il certificato di residenza.
L’associazione a delinquere
A seguito di tali episodi e all’attività di indagine parallelamente intrapresa anche tramite l’ausilio di servizi di intercettazione, è emersa l’esistenza di un collaudato sistema a delinquere dedito a predisporre documentazione artefatta (dichiarazioni di cessioni fabbricato, CUD) con cui far ottenere il titolo di soggiorno a stranieri già sul territorio nazionale o permettere ad alcuni di essi il ricongiungimento familiare con loro parenti che si trovano nel paese di origine.
Il dominus di tale sistema è stato individuato in KUMAR Munish il quale, molto conosciuto nella comunità indiana di Latina e dei Comuni limitrofi, è dedito in via esclusiva a favorire la permanenza o l’ingresso illegale in Italia di suoi connazionali.
Ad affiancarlo, il pakistano AFZAL Muhammad– che dalle indagini svolte è risultato in grado di predisporre con grande professionalità i documenti utili ad ottenere un titolo di soggiorno – e NANDA Devender Singh.
Anche quest’ultimo, personamolto conosciuta in seno alla comunità indiana per il suo attivismo sindacale nella tutela dei diritti dei lavoratori indiani, ha avuto un ruolo significativo nelle attività delittuose emerse nel corso dell’indagine, in particolare era perfettamente a conoscenza dei consolidati rapporti “d’affari” esistenti tra KUMAR e NIGRO Danilo.
NIGRO è un impiegato della Prefettura di Latina – già in passato implicato in fatti analoghi che lo vedono attualmente a giudizio nell’ambito di un procedimento penale davanti al Tribunale di Latina – e le indagini ora svolte lo hanno mostrato disposto ad asservire la funzione pubblica svolta ad interessi illeciti, dietro corresponsione di denaro.