CONSULTORIO, PERICOLO CHIUSURA AD ARDEA
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Grido d’allarme per salvare il consultorio. Lo lancia Barbara Tamanti, segretaria del Prc di Ardea, attraverso un comunicato stampa. “Dopo anni di lotte che risalgono a tempi lontani, solo negli anni recenti Ardea ha avuto il suo consultorio familiare – ha dichiarato la Tamanti – Il “suo” è un eufemismo perché lo divide con Pomezia, e nonostante la legge indichi il rapporto di una struttura ogni 20.000 abitanti, Ardea deve accontentarsi di mezzo, con i conseguenti disagi che sappiamo, come lunghe lista d’attesa per visite ginecologiche e altre prestazioni. La nostra struttura è dotata di ottimi operatori, impossibilitati però a far di più per mancanza di tempo e mezzi. Ardea, abituata ad accontentarsi, ha usato questa prezioso presidio e, pur denunciando la posizione insicura e malsana, vanta una frequentazione straordinaria e trasversale a tutti i ceti sociali. Oggi il prefabbricato che ospita il consultorio di Ardea in via dei Tassi soffre della cattiva posizione tecnica in cui ridicolmente fu messo: su terra e in balia dell’usura e del disfacimento per via dei ripetuti allagamenti da pioggia. Basta recarsi sul posto e respirare l’odore di muffa e di umidità che sale, per non parlare dell’evidente proliferarsi di topi che una situazione simile può generare”. “Può un presidio sanitario essere malsano? – si chiede la Tamanti – Ma i soldi per l’adeguamento non ci sono e la risposta rischia di essere: “Si chiude”. Non possiamo perdere il consultorio familiare locale e tornare a fare viaggi nei Comuni limitrofi per salvaguardare il nostro diritto alla salute. L’appello è rivolto a tutte le donne consapevoli di Ardea perché si mobilitino a difesa della struttura. L’iniziativa imminente sarà comunicata tempestivamente ai giornali locali, con l’auspicio che chi è competente raccolga il nostro grido di aiuto”.