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Roma, ‘il cane è ingestibile’ e lo impicca a un albero, poi scappa: denunciato 64enne

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“Era un cane ingestibile, a chiedermi di ucciderlo è stata la padrona. Mi ha anche morso a una mano”: sarebbero queste le parole che ha detto agli agenti di polizia che hanno interrogato l’uomo che venerdì nel tardo pomeriggio ha impiccato un cane a un albero a Roma, in zona Casal de’ Pazzi, in via Lodigiani. Ad assistere alla scena un agente della polizia penitenziaria che stava portando a spasso il suo cane. Lo ha visto mentre stava mettendo il cane su un albero a circa 6 metri altezza, in un anfratto. L’agente ha iniziato a urlare: “Ma che fai, così lo ammazzi!”, e l’uomo, che aveva una sega di 30 centimetri in mano, di rimando, “Fatti gli affari tuoi, tanto è già morto”. Poi la fuga, inseguito dal poliziotto, che nel frattempo ha contattato supporto i colleghi del commissariato di San Basilio e gli agenti delle Volanti. L’omicida ha continuato a scappare fino a raggiungere un’auto, dove lo aspettavano due donne. Il poliziotto ha fatto in tempo a prendere la targa prima che sparissero in direzione di via Benigni.

La scena che si era presentata davanti agli occhi dei poliziotti era terrificante, con il cane che penzolava dall’albero a diversi metri di altezza.

Dalla targa della vettura i poliziotti sono risaliti alla proprietaria, una donna di Guidonia Montecelio, che ha dichiarato di aver dato l’auto in uso a un’uomo di 64 anni originario di Oristano ma residente a Spinaceto corrispondente alle descrizioni fornite loro dal collega libero dal servizio e dai testimoni. Ascoltato l’uomo, identificato in un cittadino italiano di 64 anni, lo stesso ha riferito di aver ucciso il cane, appartenente ad una delle due donne, in quanto lo stesso era diventato ingestibile e lo aveva morso la sera prima ad una mano senza un apparente motivo. Le due donne, entrambe ucraine, una di 54 anni, l’altra di 63 anni (la proprietaria del cane) sono state denunciate per favoreggiamento e resistenza, mentre il 64enne è stato denunciato per il 540 bis (uccisione di animali) e resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Sequestrati una sega, un piccone ed una corda.

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