I fatti risalgono allo scorso gennaio, quando un giovane cittadino pakistano, ospite del Centro CARA di Anzio, in compagnia di un suo connazionale fuori la stazione ferroviaria di Lavinio, per futili motivi, veniva prima sbeffeggiato e poi violentemente colpito con una serie di calci e pugni da parte di un gruppo di circa 7 giovanissimi, e poi rapinato anche del suo cellulare.
Il corpo esamine del giovane a terra. Questa la scena che hanno visto al loro arrivo gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Anzio, diretto da Andrea Sarnari, e il personale del 118. Le prime cure e poi il trasferimento presso l’ospedale romano San Camillo dove, oltre ad accertare una frattura allo zigomo con 30 giorni, il ferito è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
IL RICONOSCIMENTO
Acquisita la denuncia, è stato fatto visionare alla vittima un album fotografico riportante i volti di diversi giovani, dove ha riconosciuto uno dei suoi aggressori, colui che aveva materialmente asportato il telefono cellulare: un minorenne di Anzio. Giovane d’età l’aggressore, ma già monitorato e denunciato dagli investigatori in un’altra aggressione avvenuta 2 anni fa nei confronti di due fratelli presso la stazione ferroviaria di Nettuno dove, armato di coltello, colpiva una delle due vittime, cagionandogli lesioni personali per 25 gg.
L’ARRESTO
Ultimata l’indagine, gli investigatori hanno inviato un’informativa di Polizia alla Procura della Repubblica di Velletri e a quella dei Minorenni di Roma per il complice. Accolta la richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. del Tribunale di Velletri ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per S.V. 19enne nativo della provincia di Salerno e residente a Nettuno. Ordinanza che i poliziotti hanno notificato al giovane nella giornata di ieri. Rapina aggravata in concorso e lesioni personali aggravate, i reati contestati.