Che il problema della spazzatura ad Ardea esiste a causa delle inadempienze della società che gestisce l’igiene urbana e a causa anche dell’amministrazione lo sappiamo ormai, quando vediamo i rifiuti per giorni davanti alle abitazioni a seguito dell’ennesimo sciopero dei netturbini o quando vediamo cumuli e cumuli di immondizia davanti ai cassonetti, quei pochi rimasti sul territorio, perché gli incivili gettano senza pensare, ma la criticità dell gestione dei nostri rifiuti pagati a peso d’oro dai cittadini anche quando ci sono giorni di proteste, si avverte ancor di più quando occorre andare a gettare i medicinali. La normativa e la regola della differenziata vogliono che siringhe usate, medicine scadute e altro debbano essere smaltite negli appositi cassonetti “mini” e poco funziali sistemati davanti alle farmacie comunali e private dei comuni.
Quelli di Ardea sono quasi sempre stracolmi per due essenziali motivi che ripetiamo da anni:
GLI ADDETTI all’igiene urbana non passano a ritirare i medicinali.
GLI NCIVILI gettano lampadine e pile nei cassonetti dei medicinali.
” E’ così – ha lamentato la dottoressa di una farmacia comunale di Ardea – ho dovuto chiamare i carabinieri l’ultima volta perché le siringhe erano sul marciapiede, gli addetti non passano mai, e noi non siamo responsabili, non dobbiamo svuotare noi i cassonetti dei medicinali”.
Anche i farmacisti risentono dello scarso servizio come quelle tante famiglie che utilizzano maggiormente medicinali. Nella foto successiva
Francesca Poddesu