ROMA (ITALPRESS) – “Tre mesi di un’intensità assoluta”. Racconta così il lockdown Pierluigi Monceri, a capo della direzione regionale di Intesa Sanpaolo tramite cui ha gestito i rapporti con le imprese e le filiali di Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Sicilia.
“Rispetto ad altre regioni italiane il Lazio ha patito in maniera più contenuta, qui l’impatto del Covid-19 a livello sanitario è stato meno cruento, addirittura la mortalità è stata inferiore al livello del 2019 – spiega Monceri all’Italpress -. Inoltre, qui c’è una presenza della Pubblica Amministrazione più forte, e quindi l’impatto occupazionale sarà minore. Il tessuto economico, anche per questo motivo, ha un’attitudine all’export inferiore ad altre parti del Paese. L’agroalimentare ha tenuto bene, il polo della farmaceutica ha avuto un andamento rilevante. Tutte prerogative che ci fanno immaginare un riallineamento meno sofferto dell’economia verso gli andamenti precedenti alla pandemia”.
A Roma il calo del turismo potrebbe incidere molto. “Dei 36 milioni di presenze turistiche che si sono avute nel Lazio nel 2019, 32 milioni ricadevano su Roma. Circa il 70% erano stranieri, è ovviamente un comparto rilevantissimo. Tutto questo rappresenta un punto interrogativo importante – sottolinea il manager -. Per dare le prime risposte abbiamo siglato un accordo con Federalberghi, che prevede la sospensione straordinaria sino a 24 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere, che è rivolta al solo settore turistico-alberghiero per la sola quota capitale o per l’intera rata”.
Se nel Lazio il turismo rappresenta una voce importante ma non decisiva, diverso è il discorso relativo alla Sardegna. “Certamente nell’Isola le difficoltà del turismo avranno un peso maggiore, anche in funzione dell’impatto che le nuove regole sui trasporti avranno sul settore – afferma Monceri -. Quindi il condizionamento del turismo è pesantissimo, al contrario le ricadute sul territorio sono contenute per gli altri settori. C’è inoltre un problema di infrastrutture, che partono dai collegamenti con gli aeroporti, e sulla necessità di definire quanti scali servano nell’isola. Registro però una forte consapevolezza su quanto serva alla Sardegna, dove ho lavorato molti anni”.
In Abruzzo e Molise “c’è stato un tasso di contagio molto contenuto. Registriamo le difficoltà del comparto automotive, presente in Val di Sangro e a Termoli – aggiunge -. Il settore dell’arredamento ha un andamento ancora da definire, la moda è condizionata dal lockdown, mentre l’agroalimentare va bene, e il settore vitivinicolo si riprenderà”.
In questa fase di emergenza “abbiamo risposto in modo puntuale alle richieste, ora va messa in atto una ripartenza allargata. Bisogna rifocalizzarsi sulle cose da fare – spiega ancora Monceri -. Per fortuna in questi mesi in molti hanno riconosciuto invece lo sforzo che è stato fatto dal sistema bancario nel garantire continuità di servizio e grande disponibilità. Adesso poi è in corso l’importante lavoro di messa a disposizione di liquidità. Basti pensare che come Intesa Sanpaolo abbiamo effettuato negli ultimi due mesi 600 mila delibere. In tutto lo scorso anno sono state un milione”.
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Monceri (Intesa Sanpaolo) “Il Centro Italia sta ripartendo”
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