Da 2 a 4 euro in più sugli scontrini, è la “tassa Covid” che molti italiani hanno notato dopo aver fatto acquisti nei negozi durante la Fase 2 bis. Già in questi primi giorni di riaperture tantissimi italiani sono tornati a fare shopping e al momento del pagamento sono rimasti sorpresi quando sullo scontrino fiscale si sono ritrovati la voce “tassa Covid” accompagnata da un pagamento extra che varia tra i 2 ed i 4 euro.
Contributo Covid 19: sugli scontrini spunta la tassa Covid
In queste ore su social network come Facebook, Instagram e Twitter numerosi consumatori hanno evidenziato questa novità che è già stata inserita in varie attività commerciali come parrucchieri ed estetisti in numerose città italiane. Come spiegato da Il Sole 24 Ore il surplus, rinominato “Contributo Covid 19“, è stato inserito da diverse attività commerciali per coprire le spese di sanificazione e messa in sicurezza dei locali.
Sull’argomento è intervento anche il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona che spiega: “Si tratta di una sorta di tassa di sanificazione applicata da parrucchieri, estetisti e alcuni dentisti, una prassi scorretta che si sottrae forse anche da un punto di vista fiscale alla somma dovuta al consumatore”. Inoltre, secondo alcune segnalazioni ricevute dal Codacons, alcuni estetisti starebbero imponendo ai clienti l’acquisto di un kit Coronavirus “da indossare con costo extra di 10 euro a carico del cliente”.