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Matrimoni a Roma, per ora è tutto fermo: gli annullamenti crescono

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finto invitato ai matrimoni

L’emergenza coronavirus tra le tante conseguenze ha avuto un boom di annullamenti dei matrimoni. L’agenda per le nozze a Roma vede la maggior parte delle date concentrate nel periodo primaverile ed estivo, da aprile fino a metà luglio. Molti futuri sposi hanno dovuto annullare le nozze (perdendo anche un bel po’ di soldi e risparmi di una vita), altri (circa il 9%) hanno solo rinviato le nozze (lo slittamento medio attuale è di circa 6 mesi). Ogni matrimonio è una macchina che mette in moto tantissime figure professionali, tra cui quella del wedding planner, del parrucchiere, del musicista e della truccatrice (makeup artist). Forze di natura superiore (decreto ministeriale del 4 marzo dovuto all’emergenza coronavirus) ha vietato le cerimonie di natura privata, matrimoni inclusi. Un intero settore noto come “Italian wedding industry” è in crisi nera.

Boom di cancellazioni per i matrimoni a causa del coronavirus

In tv abbiamo visto rare immagini di coppie che hanno sfidato tutto e tutti (anche la legge) e si sono sposate in mascherina, da soli, senza invitati e senza festeggiamenti, privati del bacio di rito, del banchetto e dell’amore dei parenti nel grande giorno. In Usa addirittura le nozze sono state celebrate in Zoom party ovvero in diretta web con amici e parenti al pari della peggiore commedia romantica hollywoodiana. Ma la maggior parte dei futuri sposi, nella Roma capitalecosì come nel resto d’Italia, di fronte alle rinunce di baci, foto, banchetti, torta a tre piani, trucco sposa e divieto di assembramenti, baci, abbracci ed emozioni, ha preferito cancellare le nozze. Triste, ma necessario. Aspettare tutta la vita il fatidico giorno, organizzare tutto alla perfezione, magari con i risparmi di una vita intera per essere privati di un sogno? Il coronavirus ha fatto anche questo, oltre a fermare il mondo intero e l’economia mondiale. Oltre 50 mila matrimoni solo in Italia cancellati tra marzo e maggio. Un vero e proprio disastro economico e di cuori.

Settore dei matrimoni in crisi a Roma e in tutto il Lazio

Se per le spose e gli sposi si tratta di un colpo al cuore, per chi di matrimoni ci vive è una catastrofe economica senza precedenti. L’intera filiera che comprende truccatrici, wedding planner, atelier di abiti nuziali, catering, fioristi, organizzatori di eventi, fotografi, location matrimoniali, musicisti, noleggiatori di auto da cerimonia e parrucchieri specializzati che oggi fattura oltre 40 miliardi di euro è distrutta. A tal riguardo, la nota truccatrice di Roma, Cillara Make Up, afferma: “purtroppo tutti gli eventi di questo periodo sono stati annullati, noi truccatrici abbiamo avuto disdetta di tantissimo lavoro e considerando che lavoriamo principalmente in questo periodo dell’anno, il danno economico per tutte noi è enorme”. A Roma e nel Lazio oltre 2 miliardi di fatturato persi e la pandemia economica toccherà 250mila operatori con 8mila aziende del territorio, tra cui anche piccole realtà aconduzione familiare, che rischiano addirittura la chiusura. Per non parlare delle perdite di prenotazioni estere, in particolar modo Cina e Stati Uniti, che ogni anno scelgono Roma e altre mete italiane per celebrare le nozze in stile “Dolce Vita”. Oltre al problema assembramenti, divieto di cerimonie religiose, divieti di abbracci e distanziamento sociale di almeno 1 metro e mascherina obbligatoria, c’è il problema della sanificazione degli abiti da sposa tutt’altro che semplice. L’emergenza coronavirus è scoppiata a fine febbraio proprio nel momento in cui si iniziava a vendere per i matrimoni e a finire gli ultimi preparativi per le nozze già programmate in primavera.

Il matrimonio è fatto di condivisioni, abbracci, baci, foto (senza mascherina), trucco, banchetti, emozioni. Anche chi ha le nozze a fine maggio visto il clima di incertezza generale e le norme rigide di distanziamento sociale e obbligo mascherina ha deciso di rimandare a data da destinarsi. Sarà un anno senza matrimoni?

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