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Coronavirus e sanzioni: come si sono comportati gli italiani nella prima settimana di Fase 2

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controlli fase 2

Sono passati quasi sette giorni dall’inizio della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza ed è tempo di stilare i primi bilanci sopratutto in tema di controlli. Ovvero: qual è stato il comportamento degli italiani in questi primi giorni di parziale riapertura? Dai dati, al di là di qualche caso eclatante, come quello di Milano nella foto, emerge uno scenario inequivocabile: gli italiani stanno rispettando le regole. 

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Irrisorio infatti il numero dei sanzionati: circa 12.700 in 5 giorni (dal 4 all’8 maggio) a fronte di oltre 1 milione di controlli (siamo intorno all’1% nel rapporto sanzioni/controlli). Se da un lato il numero può ritenersi confortante, perché significa che si stanno rispettando le regole, dall’altro, è innegabile, potrebbe essere anche frutto della maggiore difficoltà per le forze dell’ordine di accertare un’eventuale irregolarità nelle autocertificazione in virtù delle nuove regole sugli spostamenti in vigore dal 4 maggio.

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Il dato, ad ogni modo, è in linea con quanto registrato anche nei giorni precedenti all’entrata in vigore dell’ultimo dpcm: se guardiamo ad esempio al periodo dal 25 aprile al 1 maggio – dove a pesare c’erano anche le giornate di festa – i numeri non si discostano granché. 1.793.042 controlli e un totale di 43.406 sanzioni, ovvero appena il 2.42%. Insomma da qualsiasi prospettiva la si guardi il trend in merito al comportamento dei cittadini non può che ritenersi soddisfacente.

Controlli Coronavirus Fase 2: i numeri nel dettaglio

Nel periodo di riferimento considerato (4-8 maggio) sono stati effettuati 1.043.488 controlli totali. Le persone sanzionate sono state 12.720 (1.21%) mentre quelle denunciate per falsa
attestazione o dichiarazione a P.U. (o per false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri) sono state 187 (0.01%). Infine il numero delle persone denunciate nel medesimo periodo per inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone in quarantena perché risultate positive al virus: 23 in tutto

Le giornate con il numero più alto delle sanzioni, come era prevedibile, sono state quelle del 4 e del 5 maggio dove tuttavia sono stati eseguiti un maggior numero di controlli, intorno ai 250.000. Dopodiché, nei giorni successivi, il dato si è attestato stabilmente sui circa 170.000 controlli giornalieri e, di conseguenza, anche il numero dei sanzionati è diminuito lasciando però inalterato il valore percentuale (sempre intorno all’1%).

I dati del Coronavirus in Italia

Sul fronte contagi i dati confermano il trend in calo di nuovi positivi e decessi, e in aumento sono anche il numero dei guariti soprattutto per l’aggiornamento dei dati della Lombardia. Chiaramente, in assenza di una strategia di tracciamento puntuale del virus, si dovrà aspettare almeno un’altra settimana per capire se davvero la fase più acuta dell’emergenza sarà stata o meno messa alle spalle.

In ogni caso l’incremento dei nuovi positivi nelle ultime 24 ore è stato pari a 1.083. Complessivamente i casi dall’inizio dell’emergenza sono 218.268, così divisi:

  • 103.031 guariti
  • 84.842 attualmente positivi 
  • 30.395 deceduti (questo numero potrà essere confermato dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso)

Tra gli attualmente positivi:

  • 69.974 sono in isolamento domiciliare
  • 13.834 ricoverati con sintomi
  • 1.034 in terapia intensiva

Qui la situazione in Italia al 9 maggio con la ripartizione per province.

 

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