Svelato il mistero dell’uomo trovato carbonizzato nel terrazzo della sua abitazione a Roma, in via Mario Fani, al civico 60, alla Camilluccia. A dare fuoco all’uomo, Boris Krinic, uno sloveno, la moglie, Maria Carla M. una settantenne con disabilità mentali.
LA SCOPERTA
Ad accorgersi che qualcosa non andava un vicino, che ha chiamato il numero unico delle emergenze. “Vedo spuntare i piedi di un cadavere dal terrazzo al secondo piano dell’edificio di fronte e sento un forte odore di bruciato”, ha detto l’uomo. Immediatamente sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri, che hanno trovato la donna in stato confusionale e, nel terrazzo, il cadavere carbonizzato dell’uomo.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
La confessione arriva in modo confuso a causa dei problemi della donna. A quanto pare il compagno è morto da parecchi giorni, forse da alcune settimane. Lei lo avvolge in una coperta. Poi alla fine lo porta in terrazzo e gli dà fuoco. “Non l’ho ucciso – dice ai carabinieri, l’ho solo bruciato, perché faceva cattivo odore”.
Sul corpo dell’uomo verrà ora effettuata l’autopsia per escludere l’omicidio. Al momento la donna è accusata di soppressione di cadavere.