“Non vi sembra che abbiamo tutti bisogno di un supplemento di carità? Non quella che si accontenta dell’aiuto estemporaneo che non coinvolge, non mette in gioco, ma quella carità che condivide, che si fa carico del disagio e della sofferenza del fratello”. Papa Francesco
Parto dalla mia esperienza, la mia conoscenza, che è quella della Caritas parrocchiale di Torvaianica, per condividere la storia di solidarietà che in questi giorni di emergenza è fiorita, come un fiore tra le rocce, in un momento difficile. È questo un tempo di difficoltà generale che, attraverso ed oltre la minaccia Covid19, ha compromesso alcune nostre certezze ed ha marcato le ingiustizie sociali che lasciano indifese le fasce deboli. Questo tempo però ci ha resi migliori, ha moltiplicatohttps://www.ilcorrieredellacitta.com/ultime-notizie/torvaianica-la-solidarieta-si-moltiplica-cittadini-e-aziende-mostrano-il-loro-lato-migliore-a-favore-dei-piu-deboli.html i gesti di solidarietà e di vicinanza e, come nella moltiplicazione dei pani e dei pesci che Gesù ha condiviso con le folle, è un fiorire di attenzioni ed aiuti per chi è in difficoltà. Questo tempo ha mostrato l’incerta area sociale nella quale vivono (o meglio sopravvivono) molte persone e famiglie: ed è bastata quest’onda di emergenza per far crollare i più deboli. Nella difficoltà però questo tempo ci ha fatto scoprire anche che non siamo soli: tanta, tanta gente si spende per gli altri. Associazioni come Croce Rossa, Misericordia, Caf di zona, Caritas, insieme alle istituzioni ma soprattutto con la solidarietà di tanti semplici cittadini, aiutano chi è rimasto indietro. È questo un momento che ci vede tutti impegnati nell’azione di sostegno a chi, in emergenza, è solo o si scopre solo, e non può farcela. Posso parlare per le realtà Caritas del territorio Pomezia- Ardea che non hanno mai smesso di essere vicine a chi è nel bisogno. Parlo soprattutto per la mia Caritas parrocchiale che, dati alla mano, al centro di Torvaianica ha registrato nelle ultime due settimane una distribuzione di pacchi di emergenza alimentare ben oltre le 500 unità, che sommati agli oltre 80 che vengono distribuiti alle persone che seguiamo regolarmente, ci portano a numeri che mai avremmo pensato di poter gestire. Da 80 a circa 600 è un supplemento di carità che non dipende solo dal nostro servizio, ma è una vera moltiplicazione di solidarietà che viene da tutti coloro che aiutano donando, e lo fanno lasciando prodotti negli appositi cesti dei supermercati, portando direttamente nelle associazioni che poi operano la distribuzione. Lo fanno le aziende del territorio che ci chiamano per ritirare prodotti che mettono a disposizione. Il parroco, don Andrea, segue in prima persona e con attenzione la distribuzione, incontra le persone che bussano alla porta della Chiesa e non si risparmia di andare a consegnare direttamente nelle case delle persone impossibilitate. Questa è la nostra piccola realtà che si specchia con le tante realtà operanti sul territorio, tutte insieme moltiplicano la solidarietà che viene da ogni singola mano.
Romolo Vaccarello