Questa mattina sono stati eseguiti 7 arresti, 4 con custodia cautelare in carcere e 3 agli arresti domiciliare, emessi dal GIP del tribunale di Latina, dott. Giuseppe Cario.
Tali provvedimenti sono stati eseguiti a seguito di un’indagine svolta dai Carabinieri del NAS di Latina, insieme ai militari del Comando Provinciale di Frosinone, Latina e Terni, finalizzata al contrasto dei reati di ricettazione e falso materiale in certificazioni mediche, truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per finalità di spaccio.
L’attività investigativa denominata “Compressa Express”, avviata nell’anno 2019, ha preso le mosse da alcune verifiche sulla corretta disperazione dei medicinali presso varie farmacie pontine, che hanno posto in evidenza un eccessivo e immotivato volume di prescrizioni di un farmaco oppioide semisintetico, il cui principio attivo stupefacente è denominato “Ossicodone“.
I seguenti approfondimenti svolti attraverso un’intensa attività investigativa (tramite ricognizioni fotografiche, servizi di osservazione e pedinamento, acquisizione di documenti), hanno permesso di chiarire gli assetti, le gerarchie, il giro d’affari e il modus operandi dei 7 arrestati.
Tutti e 7 sono residenti nel comune di Fondi e gravati da precedenti penali specifici.
Sono stati censiti circa 340episodi distinti, nei quali i soggetti citati si erano recati presso le farmacie delle province di Latina e Roma per spendere le ricette mediche falsificate. Le ricette sono poi risultate provento di pregressi furti perpetrati ai danni di aziende ospedaliere, studi medici e di medicina generale.
La falsità delle ricette, compilate e firmate dagli stessi arrestati, risultava facilitata dall’apposizione dei timbri sottratti in precedenza ad ignari medici.
Gli indagati, attraverso il surrettizio procacciamento del citato farmaco a base stupefacente, inducevano anche in errore l’ASL di Latina che, di conseguenza, corrispondeva alle farmacie come rimborso delle ricette circa 20.000€ di denaro pubblico.
La minuziosa ricostruzione della dinamica delittuosa, avvenuta attraverso il tracciamento di ogni singola ricetta rimborsata, ha consentito di ricostruire come tale attività illecita abbia procurato ai suddetti arrestati circa 12.000 compresse di principio attivo stupefacente a base di Ossicodone. Tali pasticche, rivendute nelle “piazze di spaccio parallele” a circa 10€ l’una avrebbero fruttato alla banda un ricavo complessivo di circa 120.000€.