Una delle misure studiate dal Governo per aiutare e sostenere le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti che si sono trovati in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus è il prestito 25.000 euro Coronavirus.
Prestito 25.000 euro Coronavirus: come funziona, tasso e interessi
Subito dopo la pubblicazione del Decreto Liquidità in Gazzetta ufficiale, come si può leggere sul sito ufficiale del MISE, questo si è adoperato per rendere immediatamente attuative le misure approvate in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti.
Il Fondo di Garanzia dei 25.000 euro è proposto con garanzia dello Stato e non è necessaria l’apertura di un’istruttoria. Come ha evidenziato il Mise si sta lavorando per ‘accelerare le istruttorie bancarie con l’obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l’accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente’.
Il modulo per la richiesta per il mutuo 25.000 euro Coronavirus per le piccole e medie imprese è disponibile sul sito Fondigaranzia.it e sul sito del Mise (Download modulo PDF). Bisogna compilarlo e inviarlo via mail (anche non certificata, accompagnato da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore) o pec alla propria banca di riferimento o al confidi al quale si rivolgerà per avviare la richiesta di finanziamento. Nel documento vanno inseriti i dati dell’azienda e alcuni dati riguardo i dipendenti, il fatturato e il totale di bilancio.
Il soggetto beneficiario finale deve dichiarare di non essere destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al decreto legislativo 8 giugno 2011, (articolo 9, comma 2, lettera d) , deve accettare la normativa e le vigenti Disposizioni Operative che disciplinano l’intervento del Fondo di garanzia, deve dichiarare che l’attività di impresa è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19, e deve trasmettere tutta la documentazione necessaria per effettuare i controllati e verificare la veridicità dei contenuti. Bisogna anche inserire il codice di classificazione ATECO 2007.
Bisogna, inoltre, specificare il tipo di impresa (autonoma, associata, collegata, associata e/o collegata) e le dimensioni dell’azienda (microimpresa, piccola impresa, media impresa, Mid Cap, Grande impresa).
Quando questi dati verranno ricevuti, gli istituti di credito valuteranno le domande e nel caso concederanno il prestito, che non potrà superare il 25% del fatturato, non verrà fatta alcuna analisi di bilancio.
La garanzia statale, stando a quanto previsto dal ‘Decreto Liquidità‘ copre il 90% del prestito per le imprese con meno di 5 mila dipendenti in Italia e con un valore del fatturato fino a 1,5 miliardi. Va a coprire, invece, con una garanzia dell’80% le aziende con fatturato tra 1,5 e 5 miliardi o con più di 5 mila dipendenti in Italia, e fino al 70% le aziende con fatturato di oltre 5 miliardi. Copre al 100% quello delle piccole e medie imprese.
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In ogni caso, l’importo del prestito garantito non potrà essere superiore al maggiore di questi due elementi: 25% del fatturato 2019 oppure il doppio dei costi del personale dell’impresa relativi al 2019.
Per quanto riguarda, invece, le rate di ammortamento, i prestiti vanno restituiti in sei anni, con un preammortamento possibile fino a due anni. Le commissioni variano in base alla grandezza delle aziende che ne hanno fatto richiesta. Per le PMI, in rapporto all’importo garantito, sono pari a 0,25% il primo anno, 0,5% il secondo e terzo, 1% dal quarto al sesto. Per le aziende più grandi sono pari a 0,5% dell’importo garantito il primo anno, 1% secondo e terzo, 2% dal quarto al sesto.