AUMENTO IMU, PER IELMINI NON VA RITOCCATA LA 1ª CASA, MA IL VALORE DELLE AREE EDIFICABILI

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Stefano Ielmini in merito all’aumento dell’IMU nel Comune di Pomezia. “In riferimento alle aliquote IMU deliberate il 17 aprile 2013, preso atto che l’aliquota base del 10,6 per mille, e quella per abitazione principale pari al 5 per mille, rappresentano una vera stangata fiscale per le famiglie e per i proprietari di immobili in genere, non riusciamo a capire il motivo per il quale nella delibera non si è fatto alcun riferimento ai valori venali delle aree edificabili che a tuttora sono quelli stabiliti nella delibera di Giunta N. 2012/43 del 22 marzo 2012. In pratica accade questo: I costruttori ed in generale i proprietari di terreni ed aree edificabili, calcolano l’IMU sulla base del cosiddetto valore venale in comune commercio (dell’area al 1° gennaio dell’anno di imposizione), vale a dire il suo valore di mercato. Quando un Comune non delibera i valori venali di riferimento, l’accertamento si basa su criteri oggettivi di mercato, ad esempio il prezzo di vendita dichiarato nell’atto, Invece in presenza di valori venali fissati dal Comune, ci si può riferire a questi per calcolare l’imposta. Il movimento Costruiamo insieme il futuro di Pomezia, ritiene che i valori deliberati dalla Giunta il 22 marzo 2012 non rispecchiano gli attuali valore di mercato ed invitano il Commissario Prefettizio, impegnato a recuperare le maggiori risorse finanziarie possibile per evitare il dissesto, a valutare anche l’opportunità di innalzare i parametri di calcolo del valore venale ed eventualmente a rimodulare e quindi a diminuire l’aliquota Imu relativa all’abitazione principale in proporzione al maggior gettito derivante dall’aumento di valore delle aree edificabili. Basta fare un esempio concreto per capire di cosa parliamo: Via Naro 45,70 euro al mq; Campo Jemini 81,63 euro al mq; Via Campobello 34,83 euro al mq. Basta prendere in considerazione le offerte delle agenzie immobiliari per rendersi conto che il valore di mercato è decisamente più alto di quello deliberato dal Comune di Pomezia”.