Sembra che i cinque avversari di Schiumarini vogliano effettuare la conta per la verifica delle schede, sospettando delle anomalie nelle preferenze. Anche il Pd dunque, malgrado le primarie di partito sembra non presentarsi unito; dissapori potrebbero portare a divisioni interne tanto da far aumentare una nuova candidatura a sindaco che spaccherebbe il centro sinistra, con Sel e Prc che hanno deciso di andare comunque soli.
Ma se in casa Pd si piange, in casa del Pdl non si ride. Non si placano le polemiche infatti nate intorno alla sempre più insistente candidatura di Luigi Celori a sindaco supportata prepotentemente dai vertici romani e dai big della politica pometina che rientrerebbero in suo sostegno come Puggioni e Ruffini; un centrodestra che rischia ancora una volta di perdere le elezioni per voler candidare contro il volere della base di centrodestra persone che a Pomezia come alla Provincia portarono lo stesso centrodestra alla sconfitta. Una ennesima “ammucchiata” di politici chiacchierati.
Ormai sia a destra che a sinistra si sta facendo il gioco di Grillo, e tutto per non voler rinnovare le liste e le candidature con persone nuove e sane che non hanno e non hanno avuto storie giudiziarie, quale sia stato l’esito finale. Sarebbe ora che riabilitati, beneficiari di decorrenza termini, persone in attesa di giudizio – insomma vecchi tromboni – si mettessero da parte dando posto ai giovani sani che a destra come a sinistra sono presenti
Luigi Centore