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Apertura dell’Ospedale Covid al Centro Paraplegici di Ostia: scoppia la rivolta

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Non appena è apparsa, da parte della Asl – attraverso il sito della Regione Lazio e sulla pagina ufficiale Facebook “Salute Lazio” – la notizia che nel CPO della Asl Roma 3, ovvero al Centro Paraplegici di Ostia, sarebbero stati resi “Disponibili da giovedì 26 marzo al CPO 14 posti per pazienti in sorveglianza attiva“, tra le famiglie dei disabili gravissimi è scoppiata la rivolta, sapendo che in quel reparto sono ricoverate persone dal sistema immunitario molto basso e già provato dalla malattia: soggetti ad altissimo rischio che non possono assolutamente entrare in contatto con chi ha contratto il Coronavirus.

Immediata la reazione della Lega. A parlare attraverso una nota stampa il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni. “Siamo contrari anche alla sola ipotesi di un ospedale COVID-19 al centro Centro Paraplegici di Ostia. Capiamo l’urgenza di reperire posti letto e approntare quanti più reparti di terapia intensiva e sub-intensiva ma le scelte della Regione non devono fraintendere questa necessità con una corsa ad aprire ospedali COVID anche in situazioni dove il rischio di esporre persone fragili o immunodepresse lo sconsiglierebbe totalmente. Soprattutto se si insiste nello scartare l’ipotesi della riapertura di alcuni reparti dell’Ex Forlanini a Roma. Attendiamo da parte dell’assessore D’Amato una pronta smentita e che venga fatta subito chiarezza a riguardo, in caso contrario ci mobiliteremo presentando un’interrogazione alla sindaca Raggi. Sarebbe una vera assurdità visto che nel Cpo sono ospitati pazienti con gravissime patologie specie di carattere polmonare e altri che sono sottoposti alla dialisi. Soggetti ad alto rischio che non possono certo dividere i posti con pazienti afflitti dal Coronavirus”.

Ancora più duro l’ex governatore della Regione Lazio Francesco Storace. “Il Centro Covid in mezzo ai disabili più gravi. Criminali, alla regione Lazio ci sono criminali, sadici, incapaci. Non si può spiegare altrimenti il massacro prossimo venturo se non fermano l’ultima follia – scrive su il Secolo d’Italia – Accade dalle parti di Ostia. Nella frenesia di mettere posti letto contro il coronavirus, prima si rivolgono a privati specializzati in cardiochirurgia, trascurando il pubblico. Poi, per far vedere che sono tanto bravi, dov’è che individuano la sede per un centro Covid-19? I geni che governano la regione scelgono il Cpo di Ostia. Che ai più dirà poco, ma si tratta del centro paraplegici di Ostia, ossia i disabili più gravi. E che fanno giunta e dirigenti? Come la Befana sono andati di notte e sono andati a piazzare posti letto in mezzo alle sedie a rotelle dei malati che stazionano lì da tantissimo tempo. Una vergogna. Cinismo. Omicidio annunciato. Sono pazienti mielolesi, sicuramente immunodepressi, affetti da lesione da decubito con germi multi resistenti, con impegno respiratorio dovuto al tipo di lesione neurologica. E voi mandate lì i ricoverati per coronavirus? Ma siete impazziti completamente? Dice chi se ne intende, a proposito degli ospiti di una struttura che noi facemmo rinascere nei primi anni duemila e poi fu di nuovo depotenziata: “le complicanze polmonari nelle persone con lesione midollare rappresentano la causa più comune di morte esse  sono rappresentate dall’insufficienza respiratoria, dalle infezioni polmonari e dall’atelettasia”. In quella struttura ci sono anche  pazienti in dialisi. Sono deboli, trapiantati, immunodepressi. Soggetti ad alto rischio di infezione anche loro. Il virus per i Mielolesi e i dializzati – a parlare sono i medici e non pericolosi estremisti di destra – è altamente letale. La cosa peggiore è che tutto questo sia avvenuto praticamente di nascosto, giustamente vergognandosene. Non hanno avvisato nessuno, nemmeno i medici del Cpo. Ieri sera hanno portato i primi letti. È una vergogna da scongiurare. Ci appelliamo ai consiglieri regionali di ogni partito: fermate questo piano scellerato. Se serve violare le ordinanze per manifestare davanti al Cpo, lo faremo. Dobbiamo farci arrestare per impedirlo?”

Contrari anche Fratelli d’Italia. “Comprendiamo la necessita’ di agire con la massima celerita’, “ma chiediamo alla Regione Lazio una maggiore sinergia con i territori per quanto riguarda le scelte strategiche di contrasto all’epidemia”. Lo dichiarano in una nota il capogruppo in Assemblea capitolina di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo e i consiglieri del X Municipio, Pietro Malara, Mariacristina Masi e Pierfrancesco Marchesi. “Ben venga la decisione di creare uno o piu’ centri Covid 19 nel X Municipio – spiegano gli esponenti FdI – ma la scelta di farlo all’interno del Cpo di Ostia, qualora fosse confermata, cosi’ come quella dei giorni scorsi di utilizzare una clinica privata di Casal Palocco, ci lascia piu’ di qualche perplessita’ e chiediamo maggiore trasparenza in merito. Il Centro Paraplegici di Ostia e’ un punto fondamentale per tanti pazienti che necessitano di essere tutelati il più possibile in questo momento delicato, senza perdere o mettere a rischio la possibilita’ di usufruire di un centro che svolge un servizio di altissimo livello e che e’ punto di riferimento per molti malati immunodepressi, i quali guardano con preoccupazione questa scelta. Chiederemo la possibilità di valutare soluzioni alternative e che comunque non compromettano l’operatività di strutture esistenti: interrogheremo in merito per sapere la posizione del Municipio e del Campidoglio”.

 

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